#culturiamo: nelle Marche gli studenti sperimentano la cittadinanza attiva e la partecipazione
Si chiama "#culturiamo" e punta alla promozione della cittadinanza attiva e della partecipazione dei giovani alla vita sociale. È il progetto del CSV delle Marche, cofinanziato dalla Regione - Assessorato alle Politiche Giovanili, che si svilupperà nel corso di questo anno scolastico.
L'iniziativa prevede la realizzazione di percorsi di integrazione e socializzazione tra ragazzi e ragazze provenienti da culture diverse. Coinvolgerà più di 1100 studenti delle classi quarte di 8 scuole superiori delle Marche, con la partecipazione di 10 associazioni di volontariato (Emergency - Fermo, Cittadinanzattiva - Ancona, Tenda di Abramo e Avulss - Falconara M.ma, Aer Picena - Ascoli, Asterix - Folignano, P.A. Croce Verde - Monte San Giusto, L'Africa chiama - Fano, Avo e La città della gioia - Pesaro). Sono più di 200, poi, le associazioni impegnate nei progetti scuola del Csv e che collaboreranno anche per questa iniziativa.
Sono già partiti i laboratori di educazione interculturale in classe, curati da operatori del CSV e delle associazioni, nonché spazi per la conoscenza delle organizzazioni, con approfondimenti su tematiche diverse, come la gestione dei conflitti, le diversità di genere o i fenomeni migratori. Successivamente, gli studenti svolgeranno degli stage all'interno delle associazioni per sperimentare in prima persona le attività di volontariato e potranno partecipare all'organizzazione di eventi nelle proprie comunità.
Il progetto prevede anche azioni formative rivolte agli insegnanti e ai volontari per valorizzare il lavoro di educazione alla cittadinanza.
"Se non si riesce ad apprezzare le differenze o quantomeno ad aprirsi alla loro conoscenza, si lasciano prevalere diffidenza e paura, che possono sfociare in forme di razzismo, discriminazione, violenza. - commenta il presidente del CSV Enrico Marcolini - I giovani di oggi mostrano particolare apertura verso i temi dell'integrazione e questo progetto si rivolge a loro proprio per favorire la crescita del dialogo interculturale".