Muvt! E il paese si risveglia grazie ai giovani “volontari della bellezza”
A Tufara, borgo di mille abitanti vicino a Campobasso, un’associazione di ragazzi che studiano o lavorano lontani da casa sta riqualificando gli spazi degradati del centro. Con l’aiuto dei paesani, passati dall’apatia all’entusiasmo.
In un piccolo paese del Meridione d’Italia, dove la vita scorre lenta e ripetitiva, il rischio più grande è quello di trascorrere un’intera esistenza ingabbiati nei bar. E , peggio ancora, nell’apatia collettiva che spesso degenera in critica sterile ed improduttiva verso tutto e tutti. Lamentandosi senza agire, incapaci di contrastare lo scorrere inesorabile del tempo, che accentua e non guarisce gli atavici problemi legati allo spopolamento delle aree interne.
Ma se un gruppo di ragazzi, per quanto lontani dalla propria terra per motivi di studio o di lavoro, si mette insieme con l’obiettivo di riportare alla luce il “bello” custodito nel loro paese di origine, e lo fa promuovendo e diffondendo pratiche di volontariato nell’ambito della riqualificazione materiale della propria terra, allora nasce un modello virtuoso. Il “modello Tufara” e la promozione dei borghi italiani attraverso il volontariato che crea bellezza.
È questo l’obiettivo di fondo dell’iniziativa “Volontari civici per il bello”, che si è svolta domenica 25 settembre a Tufara. Un piccolo comune del Molise, in provincia di Campobasso, abitato da nemmeno mille anime, dove da qualche anno opera l’associazione Movimento Unito per la Valorizzazione di Tufara: “Muvt”, che nel dialetto locale significa anche “Muoviti! Datti una mossa!”.
Muvt è nata quasi per gioco – ma nemmeno poi tanto – da un gruppo di ragazzi che, seppur non abitando più in paese, ogni volta che tornano lasciano il loro segno, tangibile e bello, lungo le strade, le piazze, i palazzi, le anime di coloro che ancora vi risiedono. “Abbiamo iniziato a lavorare nel 2013 – spiega la segretaria dell’associazione Linda Leccese – grazie all’attuale presidente Adolfo Marino, originario di Tufara ma residente da anni a Firenze, che è riuscito a coinvolgere e motivare l’iniziale gruppo di volontari. Il primo intervento è stato sulle panchine del paese, vecchie e malandate. Raccogliendo le lamentele degli anziani, le abbiamo restaurate. Ripulendo poi anche il parco giochi e altri spazi comuni”.
Così, in soli dieci giorni, d’incanto la popolazione si è svegliata. “Professionisti, artigiani, giovani e meno giovani si sono avvicinati e hanno cominciato a lavorare con noi, in modo assolutamente volontario – racconta ancora Linda – permettendoci anche di illuminare il campanile del paese, probabilmente l’unico d’Italia al buio, che tanti malumori suscitava tra la popolazione”.
L’anno dopo, sempre in estate, è stato risistemato il monumento ai caduti ed il suo giardino, tinteggiando e restaurando poi l’antica cappella in Largo del Carmine, mentre nel 2015 (anno in cui l’associazione si costituisce in forma giuridica per organizzare meglio il lavoro e tutelare legalmente i volontari) sono state costruite ed istallate delle fioriere nella piazza della Loggetta, realizzando anche un mosaico decorativo. Portando, quest’anno, a compimento i lavori di restauro delle targhe toponomastiche di tutto il paese, per ridare un nome a vie ormai senza identità. Tutti interventi frutto dell’ascolto delle esigenze – ma anche delle critiche – della popolazione, raccolte e risolte dall’associazione Muvt. Che tra l’altro, è riuscita anche in un altro intento, forse il più importante: quello di smuovere le coscienze. Dissipando l’apatia collettiva, e trasformandola in azione comune al servizio della collettività, attraverso le pratiche del migliore volontariato.
Ma il “modello Tufara” non si è esaurito solo nella riqualificazione degli arredi urbani, promuovendo altresì la street art e la realizzazione di imponenti murales sulle facciate di diverse abitazioni del borgo, fino alla riscoperta degli antichi sentieri e tratturi, lungo i quali ha organizzato diverse attività di trekking ed escursioni guidate, anche in collaborazione con il Club Alpino Italiano.
“Tutto questo è stato possibile grazie all’enorme contributo della popolazione di Tufara, non solo materiale, ma anche economico – aggiunge Linda Leccese – cui si è aggiunto il supporto dell’amministrazione comunale, che via via ha condiviso sempre di più i nostri obiettivi. Questo per dimostrare come è necessario fare e non solo parlare. Ma soprattutto che le cose si possono fare, anche con poco. Basta solo volontà, voglia di fare e amore per la propria terra”.
Di tutto questo, di quanto è stato fatto, ma soprattutto dei progetti futuri dell’associazione Muvt si è parlato nel corso dell’iniziativa di domenica 25 settembre “Volontari civici per il bello”. Quando, dopo la visita ai lavori di riqualificazione urbana, si è svolto anche un momento di riflessione sulle prossime attività. L'iniziativa, oltre alla collaborazione del Centro di servizio per il volontariato del Molise, del Comune di Tufara e del locale centro anziani, ha avuto il supporto di Legambiente Molise ed è stata inserita nell’ambito della manifestazione nazionale “Puliamo il Mondo” con la pulitura di piazze e aree del paese.