Associazioni di terzo settore e imprese a scuola di economia civile
Si chiude domani (22 marzo) a Terni il ciclo di sette seminari organizzato dal Csv Cesvol per creare forme di collaborazione fra imprese locali e terzo settore. Tra le azioni previste anche l’avvio di esperienze di volontariato aziendale.
Sarà la relazione sul tema “Beni relazionali, virtù e premialità” di Luigino Bruni, dell’università Lumsa di Roma, a chiudere il ciclo di incontri formativi “Insieme per un’economia civile” promossi dal Csv Cesvol di Terni e dal dipartimento di economia dell’Università di Perugia, polo scientifico e didattico di Terni.
L’incontro si svolgerà domani, mercoledì 22 marzo, alle 17, nell’aula magna del Dipartimento di Economia, a Terni. In programma, tra l’altro, la premiazione delle imprese “civili” che hanno partecipato, con la loro testimonianza, al ciclo di seminari “Insieme per un’economia civile”.
Si chiude così il percorso in sette eventi, ospitati nella sala polivalente del Csv di Terni, che hanno visto tra i relatori anche Stefano Zamagni e Leonardo Becchetti.
“I seminari - spiega Silvia Camillucci, coordinatrice del Cesvol - hanno rappresentato l’occasione per scoprire e valorizzare le buone pratiche già in atto sia sul versante della “civilizzazione” delle imprese, che del miglioramento del rapporto mezzi/fini realizzato dalle associazioni, per legare più saldamente il mondo della solidarietà a quello dell’imprenditoria locale, per promuovere nuove relazioni di cooperazione tra questi due mondi”.
Gli incontri sono diventati un percorso di ricerca mirato a capire, dal punto di vista teorico e pratico, come le imprese della provincia di Terni interpretano la responsabilità verso la società, come la mettono concretamente in pratica, come si relazionano o potrebbero relazionarsi con il terzo settore nella “cura” del territorio e della comunità. E comprendere come il terzo settore possa uscire dall’autoreferenzialità per andare a contagiare, con la sua carica valoriale, il mondo profit; come i consumatori consapevoli e critici possono diventare un pungolo nei confronti della sostenibilità delle imprese; come diverse istituzioni possono contribuire alla promozione dell’economia civile.
Gli incontri sono stati accompagnati da laboratori formativi di approfondimento delle tematiche trattate, come il bilancio sociale e il consumo critico e responsabile.
Un terzo laboratorio prevede l’apertura di un vero e proprio “cantiere” per individuare forme di collaborazione tra imprese “civili” ed organizzazioni non profit, grazie all’avvio di sperimentazioni su progetti comuni, di cui si è parlato nella tavola rotonda “La buona volontà per l’economia civile” e nel seminario “Prove d’orchestra: incamminarsi verso forme di collaborazione tra settore profit e settore non profit” tenuto da Stefano Zamagni.
“Sulla base di queste esperienze - conclude Silvia Camillucci - si è giunti alla definizione di alcune azioni che il Cesvol intende sviluppare per la creazione di partnership stabili fra mondo profit e terzo settore, per favorire lo scambio di competenze e servizi fra profit e non profit in modo da raggiungere obiettivi e risultati a favore dell’intera società; spazio anche al volontariato d’impresa, attraverso la proposta di servizi alle aziende e di azioni di matching tra organizzazioni di volontariato e imprese”.