Studiosi della solidarietà: ecco i “laureati” all’Università del volontariato
A Treviso, uno dei 5 atenei promossi dai CSV, chiuso il terzo anno accademico con 30 diplomati. Hanno fatto stage e tesi sul sostegno al reddito di persone povere, lotta allo spreco, innovazione nel sostegno di anziani fragili, scrittura nel carcere minorile. I ritratti di 4 di loro
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Si sono occupati di eccedenze alimentari, di anziani non autosufficienti, di persone in difficoltà economica con un progetto di sostegno al reddito. Hanno approfondito l’esperienza dei gruppi di auto mutuo aiuto come esempi di cittadinanza attiva e realizzato un laboratorio di scrittura e editing fotografico in un istituto penale per minorenni.
Hanno fatto questo e altro – attraverso stage o scegliendolo come argomento per la tesi – i 30 corsisti dell’Università del volontariato promossa dal CSV di Treviso, che hanno in questi giorni ricevuto l’attestato di partecipazione per il terzo anno accademico. Treviso infatti fa parte dei 5 atenei sostenuti dai CSV in altrettante città (le altre sono Milano, Bologna, Salerno, Cosenza) grazie alla collaborazione con prestigiosi istituti universitari. Diecimila iscritti in totale in quattro anni, un’offerta formativa innovativa e legata alle esigenze sociali dei territori: quella delle “Università del volontariato” è insomma una scommessa vinta.
I 30 “laureati” di Treviso - 10 sono universitari della Ca’ Foscari, 5 i cittadini aspiranti volontari e 15 i volontari attivi - hanno potuto seguire 170 ore di lezione grazie all’impegno di 31 docenti: tra questi 10 professori universitari (più due amministrativi) a titolo volontario, sempre dalla Ca’ Foscari; così come hanno lavorato gratuitamente 12 degli altri formatori.
I corsisti hanno svolto uno stage di volontariato di almeno 20 ore presso altrettante organizzazioni del territorio. Molti hanno scelto di impegnarsi nell’ambito dell’accoglienza dei migranti e delle povertà mentre alcuni hanno avuto l’occasione di mettere subito a frutto le competenze acquisite nel percorso di studio per supportare la propria associazione nella riorganizzazione interna.
Come Paolo Maschio, un passato da manager in grandi aziende e un lungo impegno di volontario nella sanità. Durante il corso ha ideato un progetto di volontariato nel sostegno a domicilio degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. “Volevo approfondire – dice – la gestione di problematiche ricorrenti nell’attività di assistenza e consulenza prestata agli iscritti a Federmanager Treviso e Belluno, ipotizzando possibili soluzioni per il futuro fondate sul rispetto della dignità delle persone”.
Anche Marino Fraccaro, aspirante volontario di 56 anni, ha saputo mettersi in gioco, mettendo a disposizione le sue competenze tecnico-professionali per un progetto di stage davvero unico: ha infatti dato vita ad un laboratorio di scrittura e editing grafico all’interno dell’istituto penale per minorenni di Treviso. La sua tesi è diventata il racconto di questa esperienza.
Poi c’è Anna Corò, 59 anni, una carriera nell’organizzazione aziendale. Era interessata al lavoro di rete sul tema delle povertà e si è sperimentata come tutor di due persone in difficoltà economica e fragilità personale coinvolte in un progetto di sostegno al reddito. “Mi sono iscritta all’Università del Volontariato per guardare la realtà da una prospettiva diversa - racconta - ma ho trovato molto di più e qualcosa di me stessa che ancora non conoscevo”.
Francesco Parigi è invece un giovane studente fuori sede di Commercio estero. La sua domanda di partecipazione all’Università del volontariato è nata dalla voglia di fare un’esperienza multitasking, che gli ha permesso di sperimentarsi in attività in strada con i senza fissa dimora, ma anche nella pulizia dei giardini Sant’Andrea (Treviso) e nel supporto alla “Fiera 4 passi” - la fiera del commercio equo e solidale di Treviso. “Questa esperienza mi permetterà di migliorami sia come persona che come volontario, cercando di essere il più utile possibile”.
“Dal prossimo anno introdurremo nel programma dell’Università moduli legati a volontariato e sviluppo economico, all’innovazione sociale e imprenditorialità, alla conoscenza di strumenti finanziari per misurare l’impatto sociale”, sottolinea il presidente del CSV Alberto Franceschini.
Già previsti ad esempio un modulo dedicato all’auto mutuo aiuto con 6 lezioni specialistiche, tre lezioni dedicate al nuovo Codice del Terzo settore e due all’accoglienza dei migranti. Le iscrizioni, partite il 10 luglio, saranno aperte fino al 17 settembre per volontari e cittadini e al 30 settembre per gli studenti universitari. Qualora le richieste superassero il numero chiuso, sarà effettuata una selezione su base motivazionale.
Per informazioni e iscrizioni: Volontarinsieme-CSV Treviso, tel. 0422 320191, e-mail formazione@trevisovolontariato.org.