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CSVnet Centri di servizio per il volontariato

I 20 anni del Csv di Ferrara: “Ora puntiamo sulle buone pratiche comunitarie”

Il 15 settembre festa per l’anniversario del Centro di servizio Agire Sociale. Dalle 11 associazioni fondatrici alle 129 oggi aderenti. Sono 400 quelle servite nella provincia: un volontariato che cambia e si concentra sull’ascolto dei bisogni sociali più complessi

di Francesca Gallini, CSV Ferrara

Alle porte del ventesimo compleanno dei Centri di servizio per il volontariato, è motivo di gioia testimoniare il nostro impegno al fianco del volontariato per dare concretezza a iniziative e progetti di comunità e fare crescere la cittadinanza solidale”. È con queste parole che Laura Roncagli, presidente di Agire Sociale, il CSV di Ferrara, riassume il senso di un cammino che si unisce a quello degli altri centri presenti in tutta Italia, in occasione dell’imminente festeggiamento (il 15 settembre) del ventennale che cade proprio nell’anno della Riforma del Terzo settore.

Un bilancio complessivo che, tradotto in una cronistoria di azioni e numeri, parla chiaro. Dal 1997, infatti, il CSV di Ferrara ha cercato di consolidare e fare sistema tra le associazioni di volontariato presenti inizialmente a macchia di leopardo nel territorio e che, ad oggi, hanno raggiunto una dimensione di oltre 400 realtà. Negli anni Agire Sociale ha sostenuto e coordinato circa 250 progetti sociali, realizzato sei punti di contatto e tre case del volontariato nel territorio provinciale, animato oltre una quarantina di edizioni di feste del volontariato. Nello stesso tempo è stata offerta un’ampia gamma di servizi di promozione, formazione, informazione e comunicazione a tutti i volontari tra cui, dal 2006 al 2016, 2.719 consulenze a sostegno della nascita e gestione amministrativa delle associazioni, 300 rubriche sulla stampa locale per promuovere il volontariato, 240 corsi formativi per 3.250 volontari coinvolti, mentre lo sportello di orientamento al volontariato “Volontariato Volentieri” ha incontrato 805 aspiranti volontarie e volontari, di cui 609 stabilmente inseriti nelle associazioni locali e reti territoriali.
“Siamo nati – afferma Roncagli – con l’obiettivo fondante di accompagnare le realtà associative del volontariato e stimolarne la partecipazione alla vita pubblica per costruire insieme bene comune, con una forte attenzione al territorio. Aprirsi a collaborare e condividere azioni e valori con i principali enti pubblici e del terzo settore locali è alla base del lavoro di rete che ha attraversato questi nostri 20 anni di presenza nella comunità ferrarese. Alla stessa logica abbiamo coniugato anche i servizi di base, offerti alle singole organizzazioni del terzo settore, per dare sostegno ai progetti e alle reti territoriali, agevolare l’incontro tra le associazioni e gli altri attori sociali, avvicinare nuovi cittadini al volontariato”.

Immagine tratta dallinvito allinaugurazione della Casa del Volontariato di Ferrara

Oggi ad Agire Sociale aderiscono 129 organizzazioni di volontariato, ma il numero delle organizzazioni socie è cresciuto in modo graduale nel tempo a partire dalle 11 associazioni fondatrici del 1996. “Vent’anni in cui non sono mancate di certo le criticità, - ricorda la presidente, – come si può leggere nell’andamento del Fondo speciale per il volontariato a nostra disposizione che, dopo avere raggiunto un picco massimo nel 2009, ha subito una diminuzione progressiva pari a circa il 70%. Nel 2014 abbiamo intrapreso un percorso di riorganizzazione che ci ha portato a consolidare alcune strategie prioritarie di lavoro: la pratica del fare rete si è resa strumento necessario per conoscere il territorio e sperimentare azioni efficaci, insieme allo sviluppo di approcci formativi ed educativi non solo al volontariato organizzato, ma anche a tutte le possibili esperienze di cittadinanza attiva per coinvolgere in primis le giovani generazioni”.
Anche il mondo del volontariato ferrarese è cambiato profondamente. Le associazioni sono aumentate negli anni, concentrandosi a dare ascolto e risposte a bisogni sociali sempre più complessi, legati alle nuove povertà, alla salute, all’invecchiamento della popolazione, alle migrazioni, ai cambiamenti delle famiglie e del lavoro. Dalla banca dati di Agire Sociale risulta che su 422 organizzazioni di volontariato intercettate a fine 2016 nel territorio ferrarese, di cui 264 iscritte al registro contro le appena 150 del 1998, il 70% opera in ambito assistenziale e sanitario, mentre la restante parte è attiva nella tutela dei diritti, nella protezione dell’ambiente, nella protezione civile e nelle attività culturali.

“E’ proprio alla luce di questi cambiamenti, - conclude Roncagli, - che, in prospettiva, intendiamo sviluppare l’animazione del territorio, in particolare concentrandoci su buone pratiche comunitarie che hanno trovato continuità in questi anni, tra cui l’emporio solidale ‘Il Mantello’, nato nel 2016 dopo un lungo studio di fattibilità con la partecipazione di una decina di associazioni impegnate nel contrasto alle povertà, con partner importanti come il comune di Ferrara e il Centro Servizi alla persona; il volontariato accogliente al fianco dei minori e dei genitori in difficoltà tra lavoro e cura dei figli; il volontariato penitenziario in e fuori dal carcere; il volontariato linguistico per promuovere l’integrazione sociale dei nuovi cittadini; la rete dei gruppi di auto mutuo aiuto per il benessere della comunità”.

 
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