I venti anni del Csv di Mantova, “un ponte per andare oltre”
Dal 27 ottobre al 5 dicembre, quattro eventi per raccontare il Centro di servizio per il volontariato lombardo. Primo incontro con gli amministratori pubblici. “Le associazioni che hanno dato il via a questa storie rappresentavano già tutto il terzo settore”
“È come se all’appuntamento con i vent’anni le associazioni che danno senso all’esistenza del Centro di servizio si presentassero con nuovi mattoni, calce e progetto di ampliamento della ‘casa’ che hanno cominciato a costruire nel 1997: un luogo che, andando avanti nella storia, apre nuove porte mantenendo la sua funzione di laboratorio; che porta con sé le origini e le esperienze, ma che ha lo sguardo rivolto ai cambiamenti, alle nuove norme…”.
L’immagine scelta dalla direttrice Paola Rossi racchiude lo spirito con cui il CSV di Mantova si appresta a condividere il traguardo del suo ventennale, con un primo evento previsto il 27 ottobre e con altri tre appuntamenti che condurranno alla giornata internazionale del volontariato del 5 dicembre. “Una storia intensa, – continua Rossi, – forgiata sotto l’egida della legge sul volontariato (266/91), attraversata dalla crisi economica, dal mutamento dei bisogni sociali e giunta ora alle soglie di una trasformazione importante: una ridefinizione del Terzo settore e dei CSV nel rispetto del radicamento territoriale generato in anni di relazioni, iniziative, progetti”.
La partenza del Centro di Mantova nel 1997 fu segnata dall’intesa di dieci soggetti rappresentativi di tutto il Terzo settore, anticipando lo scenario definito ora dalla riforma (legge 106/2016): “Avevano compreso già allora la portata della sfida, - dice Paola Rossi: - mettere un Centro di servizio a disposizione del volontariato locale poteva determinare, in prospettiva, una sua presenza e un suo ruolo sociale maggiormente qualificati e consapevoli, determinanti per la comunità, con un effetto moltiplicatore dei benefici collettivi”.
In questi vent’anni, prosegue la direttrice, “tanti sono stati i volti, i pensieri e l’impegno di intelligenze multiformi per ribadire in ogni occasione i temi portanti, le parole chiave da ricondividere; e per ricercare nuovi modi di lavorare insieme, aiutando tutti a mettersi in gioco con responsabilità, favorendo la partecipazione diretta delle associazioni, contribuendo a far radicare il CSV. Questo traguardo dei vent’anni rappresenta per noi il ponte per andare oltre, nel segno della nuova funzione riconosciuta dalla riforma a tutti i Centri di servizio: quella di agenti di sviluppo territoriale e di promozione del volontariato in tutti gli enti del terzo settore”.
Si comincia dunque il 27 ottobre al teatro Bibiena di Mantova con l’evento dal titolo “Testimonianze di comunità con gli occhi degli amministratori: strade aperte e prospettive partecipate”, dove saranno appunti gli amministratori pubblici a parlare dei cambiamenti avvenuti nel rapporto con il mondo delle associazioni e dei primi esiti raggiunti. Faber Teater porterà i presenti a sorridere sul tema dell’armonia, della sintonia e della collaborazione con una breve performance teatrale musicale dal titolo “Allegro Cantabile”, Ennio Ripamonti stimolerà il confronto.
Il 15 novembre alcuni esperti saranno protagonisti dell’incontro “Partecipazione e responsabilità: uno sguardo sul nuovo Terzo settore attraverso la riforma”. Mentre il 25 novembre sarà la volta di “Accogliere ed essere accolti: porte che si aprono, relazioni che si intrecciano”, un laboratorio di riflessione culturale che vedrà le associazioni confrontarsi sul tema dell’accoglienza. Ultimo incontro del 2017 il 5 dicembre con “Beni comuni e volontariato: nuove relazioni nella comunità”, per discutere attorno alle responsabilità che ciascuno di noi esercita sul benessere collettivo. E nel 2018… si riparte.
Clicca qui per guardare il bilancio sociale sintetico 2016 del CSV di Mantova.