I 20 anni del Csv di Imperia: “Nel volontariato chi sta da solo non si salva”
Sabato 28 il Cespim festeggia con una festa aperta a tutti. Per bambini e giovani i progetti più rilevanti realizzati finora, con un forte coinvolgimento delle scuole. Il presidente Lupi: “Il volontariato di domani dovrà avere un’idea innovativa di società”
“20 anni di partecipazione attiva di grandi e piccole organizzazioni che hanno contribuito alla crescita del Centro di servizio: un’operosa presenza sul territorio segnata dal grande impegno a favore di tutto il volontariato”. Con queste parole Matteo Lupi, presidente del CE.S.P.IM della provincia d’Imperia, ha voluto cogliere il senso di questi primi 20 anni di attività, che il CSV festeggerà sabato 28 ottobre con una festa aperta a tutta la cittadinanza.
Numerosi sono stati i progetti formativi, i seminari e gli incontri promossi a partire dal 1997; allora le associazioni fondatrici erano 22, un numero più che triplicato oggi con 67 organizzazioni aderenti e attive non solo ad Imperia (qui sono 37) ma anche Sanremo (24) e Ventimiglia (6); considerando anche gli enti che usufruiscono dei servizi il numero delle realtà “intercettate” sale a 146.
“Il CE.S.P.IM ha sostenuto le associazioni con servizi qualitativamente e quantitativamente sempre più incisivi – prosegue il presidente - e nonostante la crisi di risorse e la fase di riorganizzazione vissute tra il 2008 ed il 2010, ha ripensato sé stesso e guarda al futuro e alla sfide poste dalla riforma del Terzo settore come un banco di prova stimolante”.
Per rafforzare l’idea il presidente ricorda alcuni fra i progetti più innovativi del Centro come ad esempio “Il silenzio dei passerotti” un percorso biennale (2002-2003) dedicato al maltrattamento e abuso dei minori, che ha portato alla conoscenza del fenomeno nel territorio provinciale con una ricerca-intervento e al coinvolgimento dei diversi attori (scuola, operatori dei servizi sociali dei comuni, dei nidi e dell’Asl n. 1, forze dell’ordine ecc.) per la formazione degli operatori e la predisposizione di protocolli operativi tra enti istituzionali e non che sono stati interessati dal progetto.
Ed è sempre dedicato ai giovani un altro progetto che ha segnato l’esperienza del CSV ovvero “Fuori Tema”, che nel 2010 ha portato i volontari di 13 associazioni locali in 15 scuole secondarie di primo grado e 11 scuole secondarie della provincia. Circa 600 ore di formazione che hanno stimolato la creatività degli oltre 3 mila studenti raggiunti, che sono stati informati sulle associazioni esistenti e hanno potuto avvicinarsi al mondo dell’impegno sociale e del volontariato. Il tutto a costo zero per le istituzioni scolastiche, che hanno potuto beneficiare di un programma interamente finanziato dal CE.S.P.IM e dall'impegno delle associazioni partecipanti.
E per il futuro? “Pensiamo ad un nuovo ruolo del volontariato, - dice Lupi, - a un Centro di servizio capace di rilanciare un’idea innovativa di società, dove chi sta solo non si salva, ma vincono invece le sfide realizzate insieme. Con la riforma è necessario individuare un indirizzo comune, che coinvolga grandi e piccole associazioni nel promuovere relazioni e progetti capaci di rispondere ai bisogni di una comunità in preoccupante arretramento culturale ed economico”.