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Imparare una lingua e fare amicizia: il successo dello “scambio linguistico”

La proposta a italiani e stranieri fatta dal Csv di Ferrara ha raccolto in breve tempo un centinaio di adesioni: un “baratto” divertente tra due persone che si incontrano in luoghi neutri: una vuole migliorare la conoscenza di una lingua, l’altra è disposta a trasmettere la propria 

di Francesca Gallini – Agire Sociale CSV Ferrara

È possibile migliorare l’apprendimento di una lingua attraverso un percorso a due fatto di conversazioni e amicizia? Per dare una risposta positiva e concreta a questa domanda Agire Sociale, il Centro di servizio per il volontariato di Ferrara, ha proposto lo “Scambio linguistico” a cittadini stranieri e italiani residenti nel territorio locale.

Tutto è iniziato qualche mese fa con incontri, contatti e passaparola tra volontari di associazioni e amici, tutti interessati alla stessa idea: realizzare un baratto tra chi vuole imparare una lingua straniera di cui ha già una conoscenza di base e chi è disposto a trasmettere la propria in modo semplice e spontaneo, attraverso “coppie linguistiche” alla pari.

In seguito un tam tam sui social ha favorito ulteriormente la diffusione della proposta e la raccolta di adesioni tra amici e conoscenti. È così che oggi Musa, originario del Gambia, e Monica, italiana, si incontrano per fare conversazione in inglese, si inviano messaggi, Musa corregge ciò che Monica scrive e sono diventati amici. Lo scambio linguistico è infatti un’occasione per apprendere o donare la conoscenza della lingua in modo alternativo e divertente, ma anche per fare nuove amicizie e conoscere persone di culture diverse.

 

Una delle prime coppie linguistiche avviate a Ferrara
Una delle prime coppie linguistiche avviate a Ferrara

“L’idea progettuale è semplice, ma siamo stati avvantaggiati dalla disponibilità di mediatori culturali e docenti di italiano che hanno fatto da starter”, spiegano Silvia Peretto di Agire Sociale e Alida Nepa, uno dei tre tutor delle coppie linguistiche che, insieme a Gaia Lembo e Shahzeb Mohammad, fanno parte dello staff operativo del progetto. “All’inizio ci siamo ispirati a esperienze simili già attuate in Italia, anche se in contesti differenti: in particolare ci aveva colpito il progetto di scambio linguistico ‘Voluntariat per les llengües’ tra tedeschi e italiani nella provincia autonoma di Bolzano. Ci siamo detti: proviamo a farlo partire adattandolo qui a Ferrara. Alle persone che hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta abbiamo poi chiesto di segnalarci le preferenze linguistiche e le generalità attraverso un questionario”.

Evelina Dezza, che cura il sito www.imparareitaliano.org dove si trova la sezione dello scambio linguistico (progetto “Parole per l’inclusione dei cittadini stranieri nel Ferrarese” co-finanziato da Unione Europea e ministero dell’Interno), spiega i risultati di questo primo sondaggio: “Ad oggi c’è una leggera prevalenza di iscritti di sesso femminile (52%); il 66% dei partecipanti sono italiani e il 34% stranieri, di cui il 63% proviene dall’Africa, il 17% dall’Asia, l’11% dal Sudamerica e il 9% dall’Europa. Molte persone originarie dell’Africa hanno una buona padronanza della lingua inglese e francese, una competenza che nello scambio linguistico stanno già mettendo in gioco. Quando le prime coppie linguistiche si sono incontrate hanno iniziato a parlare in modo spontaneo, e ci siamo resi conto che non c’è solo il bisogno di migliorare l’apprendimento di una lingua, ma anche la voglia di fare amicizia, la curiosità grande di conoscere persone di un’altra cultura. Nella riga del questionario che abbiamo volutamente lasciato in bianco, spesso è emerso l’interesse a conoscere meglio un’altra lingua ma anche una persona straniera e la sua cultura”.

 

Il logo che caratterizza il progetto del CSV di Ferrara
Il logo che caratterizza il progetto del CSV di Ferrara

Nel giro di poche settimane a Ferrara lo scambio linguistico ha raccolto una grande partecipazione, con centoventi candidati che hanno espresso preferenza principale per la lingua inglese, seguita dal francese, ma c’è anche chi è interessato ad altre lingue come l’arabo e il cinese. Dopo un primo incontro molto partecipato che si è tenuto a ottobre presso Agire Sociale, hanno preso avvio con successo le prime coppie linguistiche. Ognuna ha a disposizione dieci ore di conversazione ed è seguita da un tutor che resta a disposizione per fornire informazioni o aiutare a risolvere eventuali difficoltà. I tempi e i luoghi degli incontri si decidono insieme in base alle disponibilità e alle esigenze di ognuno. A tal proposito sono stati selezionati dodici luoghi neutri, presso centri sociali e associazioni disponibili ad accogliere le coppie linguistiche. La partecipazione è gratuita e aperta a persone maggiorenni. 

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