Politiche “sostenibili”: quasi tutti i partiti firmano l’appello di Asvis
PD, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Liberi e Uguali, +Europa, Civica Popolare, Insieme e Noi per l’Italia hanno sottoscritto i 10 punti per la sostenibilità economica, sociale e ambientale proposti dall’Alleanza di cui fa parte anche CSVnet
Quasi tutti i principali schieramenti in lizza alle elezioni del 4 marzo si dichiarano a favore di politiche per la sostenibilità economica, sociale e ambientale. È il risultato degli incontri che i rappresentanti dell’Asvis – l’Alleanza per lo sviluppo sostenibile a cui aderisce anche CSVnet – hanno avuto negli ultimi giorni con i leader dei partiti. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Liberi e Uguali, +Europa, Civica Popolare, Insieme e Noi per l’Italia, hanno sottoscritto l’appello lanciato il 5 febbraio dall’Alleanza. “E’ un risultato estremamente positivo, - ha commentato l’economista ed ex ministro Enrico Giovannini, portavoce dell’Asvis, - e decisamente inedito per il nostro Paese”.
Le forze politiche si sono impegnate sui seguenti 10 punti:
- Inserire nella Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile, come già fatto da diversi paesi europei.
- Dare attuazione a una efficace Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile orientata al pieno raggiungimento dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, da realizzare con un forte coordinamento della Presidenza del Consiglio.
- Promuovere la costituzione, all’interno del futuro Parlamento, di un intergruppo per lo sviluppo sostenibile.
- Rispettare gli Accordi di Parigi per la lotta ai cambiamenti climatici e ratificare al più presto le convenzioni e i protocolli internazionali già firmati dall’Italia sulle altre tematiche che riguardano lo sviluppo sostenibile.
- Trasformare il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) in Comitato Interministeriale per lo Sviluppo Sostenibile, così da orientare a questo scopo gli investimenti pubblici.
- Definire una Strategia nazionale per realizzare un’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile che si affianchi a quella già esistente per le aree interne, rilanciando il Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane.
- Istituire, nell’ambito della Presidenza del Consiglio, un organismo permanente per la concertazione con la società civile delle politiche a favore della parità di genere.
- Coinvolgere la Conferenza Unificata per coordinare le azioni a favore dello sviluppo sostenibile di competenza dello Stato, delle Regioni e dei Comuni.
- Raggiungere entro il 2025 una quota dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo pari allo 0,7% del Reddito Nazionale Lordo, coerentemente con gli impegni assunti dall’Italia di fronte alle Nazioni Unite.
- Operare affinché l’Unione Europea metta l’impegno per attuare l’Agenda 2030 al centro della sua nuova strategia di medio termine.
In alcuni casi, le forze politiche hanno espresso pubblicamente, o con un messaggio inviato all'Alleanza, le proprie osservazioni e commenti.
Intanto stanno entrando nel vivo i preparativi per il secondo Festival dello Sviluppo Sostenibile 2018, che l’Asvis organizza dal 22 maggio al 7 giugno, 17 giorni quanti sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Onu nella sua Agenza 2030. Ad oggi sono stati già individuati i primi venti eventi dedicati direttamente agli obiettivi, e sono 60 le schede relative ad altre manifestazioni. L’Asvis prevede che alla fine gli eventi collegati al Festival in tutta Italia saranno circa 500, organizzati dai diversi partner del’Alleanza.