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Carcere, a Ferrara volontari sempre più numerosi e qualificati

Successo per il corso sul volontariato penitenziario coordinato dal Csv Agire Sociale. Una forma di solidarietà già vivacissima, con numerose associazioni e attività come gestione di orti e biblioteche, corsi di lingua, teatro, sport, riparazione di biciclette… 

di Francesca Gallini

Dalla gestione degli orti ai corsi di lingua italiana, dal teatro alle attività sportive, dalla gestione della biblioteca fino al laboratorio di riparazione delle biciclette. Dentro e fuori dal carcere di Ferrara il volontariato in campo penitenziario è una realtà in crescita che vuole diventare sempre più qualificata. Si è infatti da poco concluso, con una buona partecipazione, il percorso formativo promosso dal comune, dalla casa circondariale e dal CSV di Ferrara “Agire Sociale”, nell’ambito della sua Università del volontariato, che ha avvicinato volontari e aspiranti tali alle buone pratiche di solidarietà e giustizia riparativa. Il corso fa parte del progetto “Cittadini sempre” finanziato dal comune di Ferrara all’interno dei Piani di zona e su indicazione del Comitato locale esecuzione penale adulti.

Un momento dell'incontro formativo alla Casa del Volontariato di Ferrara
Un momento dell'incontro formativo alla Casa del Volontariato di Ferrara

Tra i partecipanti solo il 35% era rappresentato da volontari già impegnati in organizzazioni di terzo settore, il 32% erano studenti universitari, il 13% cittadini aspiranti volontari e l’8% operatori di enti pubblici che si occupano di sociale. Le loro principali motivazioni sono state la curiosità e l’interesse a conoscere l’ambiente carcerario e la vita dei detenuti, in particolare approfondendo le tematiche educative e di relazione, il desiderio di portare un contributo positivo a chi sta scontando la pena, ma anche la voglia di qualificare il proprio impegno e migliorare le proprie competenze professionali.

Durante i cinque incontri hanno tra l’altro approfondito le normative e le misure di esecuzione penale esterna, e hanno potuto orientarsi tra le realtà pubbliche e del terzo settore presenti nella casa circondariale, alle quali sono stati invitati ad affiancarsi per almeno un anno, condividendone i tempi. All’interno del carcere di Ferrara le attività con i detenuti prevedono infatti fasce orarie che è necessario rispettare, a cui si associano anche gli accompagnamenti esterni.

Le opportunità per fare volontariato dentro e fuori dal carcere coprono vari campi di attività. Ci sono i laboratori teatrali del Teatro Nucleo diretto da Horacio Cztertock, espressione ferrarese del teatro in carcere dal 2005 all’interno di una rete regionale, una bella esperienza che ha fatto nascere insieme sette compagnie teatrali in altrettanti istituti penitenziari tra i dodici dell’Emilia-Romagna.

Volontari a colloquio con uno dei gruppi di volontariato che operano nella Casa Circondariale di Ferrara
Volontari a colloquio con uno dei gruppi di volontariato che operano nella Casa Circondariale di Ferrara

Invece i volontari dell’Associazione Viale K da circa un anno collaborano nella gestione di tre orti: due sono interni e impegnano 22 detenuti, l’altro più piccolo 10 detenuti collaboratori di giustizia, mentre una zona di circa tre ettari che percorre la cinta muraria più esterna è coltivata da tre detenuti in semilibertà. Sempre all’interno della casa circondariale di Ferrara la Cooperativa sociale Il Germoglio gestisce un laboratorio sui rifiuti e ne sta avviando uno per riparare le biciclette a partire dalle camere d’aria, con l’obiettivo di creare un ponte con il resto della comunità ferrarese.

Ci sono poi la redazione del periodico Astrolabio, la promozione della lettura animata dall’associazione Amici della Biblioteca Ariostea e i corsi di pittura del pittore Raimondo Imbrò. I volontari dell’associazione “Noi per Loro” conducono incontri di catechesi e gestiscono un piccolo emporio con distribuzione di vestiario, alimenti e prodotti per l’igiene. Attivi anche i corsi di lingua italiana del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (CPIA) e di recupero anni scolastici, mentre l’Agesci di Ferrara, in collaborazione con il Centro per le famiglie, si occupa dell’intrattenimento dei bambini durante i colloqui in carcere dei famigliari e dell’organizzazione di feste e altri momenti conviviali. E ancora il gruppo della Uisp di Ferrara che promuove diversi tipi di sport a favore dei detenuti, in particolare la pallavolo e iniziative di podismo, tra cui una maratona per sensibilizzare la cittadinanza sulla realtà carceraria.

 
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