I volontari che “usano” il mare per alleviare le sofferenze dei bambini
Il Porto dei piccoli, associazione nata a Genova nel 2005 e oggi diffusa in sei regioni, organizza lezioni, visite ed esplorazioni marine per i piccoli dei reparti di pediatria. E tanti altri progetti: dalla formazione degli operatori ludico-didattici al dog-visiting
Il mare è uno spettacolo della natura: può essere calmo e fonte di serenità, o agitato e causa di apprensione. Abitato da una fauna reale e leggendaria, può essere una realtà dura da affrontare, ma anche scenario di storie fantastiche.
E non poteva che essere un’associazione di volontariato nata a Genova a scegliere il mare come tema per offrire ai bambini sofferenti un orizzonte dove ognuno può trovare il suo spazio e lasciarsi coinvolgere nei sogni più impensabili.
Parliamo dell’associazione Il Porto dei piccoli onlus, fondata nel 2005 a Genova da Gloria Camurati e poi estesa negli anni seguenti non solo in Liguria – la prossima sede sarà probabilmente a Imperia, dove ha già chiesto il supporto del locale Centro di servizio per il volontariato – ma anche in 34 reparti di pediatria di ospedali in Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Sardegna e Piemonte, in cui ha compiuto finora oltre 10 mila visite per quasi 10 mila ore di attività.
La finalità principale dell’associazione è la creazione di spazi di evasione dedicati a bambini e familiari che affrontano la malattia, sia in ospedale che a domicilio, attraverso percorsi ludico-didattici che, appunto, hanno come elemento centrale il mare.
Le attività dell’Associazione si svolgono su quattro ambiti. Mare dentro: attività in corsia; Mare a casa (progetto family care): assistenza domiciliare per chi si trova in condizioni di parziale o totale non autosufficienza fisica e/o psichica, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dell’assistito e della famiglia. Mare fuori: organizzazione di esplorazioni alla scoperta delle realtà del territorio dal punto di vista artistico, culturale e scientifico (dalla prima uscita del dicembre 2005 all'Acquario di Genova ne sono state organizzate più di 180 coinvolgendo centinaia di famiglie); Mare a scuola: laboratori finalizzati alla sensibilizzazione degli alunni al mondo della malattia.
Ma in questi anni di attività, Il Porto dei piccoli ha portato avanti tanti altri progetti: per esempio nel 2006 il percorso di formazione per operatore ludico-didattico in ospedale “Chi ha paura del camice bianco?”, che ha garantito la presenza nei reparti di un team di operatori e volontari, formati e costantemente aggiornati ogni giorno, festività comprese.
Tra gli ultimi progetti, realizzati dal 2016, ci sono poi stati “A dive in invasive procedures”, una ricerca sull’efficacia degli interventi dell’associazione su variabili quali l’ansia e il dolore procedurale dei bambini; “Gimme five”, progetto di dog visiting per sostenere i bambini ricoverati in Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale Gaslini di Genova tramite l’ausilio di cani appositamente formati, intesi quali “mediatori pre-simbolici”. E infine “Missione family care”, con cui l’associazione offre il suo supporto anche ai bambini e alle famiglie che, a causa della malattia, devono affrontare un viaggio per spostarsi in luoghi che consentano loro di avere cure migliori.