Sette idee per il volontariato
Domani si apre all'Aquila la sesta Conferenza Nazionale del Volontariato. Ad avviare i lavori sarà il Ministro Elsa Fornero, a chiuderli, domenica pomeriggio, il sottosegretario Cecilia Guerra. In mezzo l'intervento di molti accademici e i gruppi di discussione a cui sono invitati i volontari. I numeri della Conferenza li avremo nei prossimi giorni e serviranno anche a capire lo stato di salute del volontariato e il suo rapporto con il governo. In attesa di seguirne i lavori, L'Involontario propone sette suggestioni per il volontariato tratte dal nuovo numero della rivista Volontariato Oggi appena pubblicata dal Centro Nazionale per il Volontariato
Prima idea: "È necessario che la legge ribadisca con fermezza che le istituzioni promuovano l'effettiva partecipazione del volontariato, a livello nazionale e locale, alla programmazione dell'intervento e delle politiche sociali". Lo scriveva quasi dieci anni fa la fondatrice del Cnv Maria Eletta Martini.
Seconda idea: "Mettersi a disposizione delle storie delle persone che il volontariato incontra, non solo montando tende o facendo servizi con l'ambulanza, anche con la comunicazione". Me lo ha raccontato Andrea Cardoni, comunicatore dell'Anpas ed è tratta dall'esperienza nella gestione dell'emergenza terremoto in Emilia-Romagna.
Terza idea: "Il volontariato non può continuare ad attardarsi sulle 'cose antiche', il volontariato sta sulla strada e deve avere occhi attenti, visione, capacità di intercettare i bisogni, le attese le speranze e ricalibrare la propria opera". Lo dice oggi il nuovo presidente del Cnv Edoardo Patriarca.
Quarta idea: "E' ora, dentro la crisi, di provare a cambiare, con la denuncia, le proposte, la sperimentazione. Penso che noi stessi, dovremmo esserne più convinti". Lo ha scritto sul suo blog su questo portale il presidente della Fondazione CON il Sud Carlo Borgomeo.
Quinta idea: "L'advocacy é elemento fondamentale, ma la capacità i costruire legami sul territorio é il ruolo principale, indipendentemente dai servizi e anche dall'advocacy E significa fare un lavoro di cura delle comunità non solo servizio o prevenzione". Lo dice il sociologo Andrea Volterrani.
Sesta idea: "Il volontariato sta assumendo un forte ruolo politico perché raccoglie e traduce un'esigenza della società civile. Sente che i cittadini si fidano più del volontariato che del mondo politico. E' anche per questo che nasce la necessità improrogabile di parlare al paese e di osare, come sono solita dire, lo scandalo di una proposta". Lo afferma la vice-presidente di CSVnet Francesca Danese.
Settima idea: "Alzare lo sguardo dalla crisi e guardare oltre, e immaginare quello che vorremmo trovare quando avremo superato questo momento". Lo scrive, sempre su Volontariato Oggi, lo psicologo di comunità Elvio Raffaello Martini.
Sono le prime che ho incontrato. Ne avete altre?
Fonte: Vita