Un aiuto a mamme e bambini: il “volontariato accogliente” diventa adulto
Partito nel 2011 in modo sperimentale a Ferrara, coinvolge centinaia di cittadini che danno sostegno a famiglie in difficoltà, con oltre 3.300 ore di volontariato all’anno. E ora diventa oggetto di un accordo tra il Csv Agire Sociale, il comune e l’Asp
A. viveva in una stanza con il figlio di sei anni ed era rimasta senza lavoro, quasi alla disperazione, senza punti di riferimento parentali e amicali. Poi ha scoperto un mondo di persone che l’hanno ascoltata. E con il loro sostegno, pur in un percorso travagliato tra abitazioni e lavori precari, ha iniziato piano piano a riprendere in mano la propria vita. Invece S. aveva una famiglia quasi perfetta, ma all’improvviso, con la nascita dei due gemelli, non riusciva più a gestire tutti e quattro i figli piccoli. Le stava crollando il mondo addosso finché non ha incontrato le “volontarie accoglienti”, e dal quel giorno ha ritrovato forza e coraggio. Oggi è lei che sostiene bambini e mamme nel punto di aiuto compiti del suo quartiere.
Il Volontariato accogliente è una storia fatta di tante storie, culture e fragilità, ma soprattutto di tante risorse che si intrecciano ogni giorno. Si tratta di un progetto di volontariato di comunità sperimentato a Ferrara e provincia fin dal 2011 per sviluppare concrete azioni di aiuto a favore di genitori e bambini in difficoltà. Con il coordinamento del Csv Agire Sociale, e in collaborazione con enti del terzo settore e servizi pubblici, coinvolge una decina di associazioni di volontariato e molti cittadini che rendono possibili questi aiuti con flessibilità ed efficacia.
Una sperimentazione che negli anni si è consolidata e ha visto crescere il numero e la complessità dei casi trattati, tanto da renderne necessario il consolidamento attraverso una sorta di “ufficializzazione” da parte delle istituzioni coinvolte. È per questi motivi che, pochi giorni fa, è stato sottoscritto un accordo tra lo stesso Csv Agire Sociale, la Asp-Centro Servizi alla Persona, il comune di Ferrara con il suo Centro per le famiglie e il Csii-Centro servizi integrati per l’immigrazione.
Il “Volontariato accogliente” prevede che ogni caso riguardi una singola famiglia (in diversi casi straniera) che ha bisogno di aiuto. Dal gennaio 2011 al settembre 2017 ne sono stati avviati ben 126, che hanno previsto una presenza media di due volontari, con un minimo di una e un massimo di sei persone coinvolte in situazioni più impegnative. In questi sette anni, 135 cittadini volontari sono stati coinvolti nel volontariato accogliente, tra cui una decina di volontarie esperte che, con il coordinamento del Csv e la supervisione di un counselor, si incontrano periodicamente per analizzare le esigenze, valutare strategie di possibile risposta, ascoltare le persone che chiedono un supporto, favorire il contatto con i servizi facendo da ponte in situazioni particolarmente difficili. Nel solo 2017 questa rete ha totalizzato 3.300 ore di volontariato, di cui il 40% tra accudimento, accompagnamento dei bambini e punti di aiuto compiti, e il 60% per la costruzione e il monitoraggio dei singoli progetti personalizzati.
“Questo accordo è aperto all’adesione futura di altri soggetti ed è molto importante per i rapporti tra il volontariato e gli enti del nostro territorio, - ha detto Laura Roncagli, presidente di Agire Sociale. - Esso prevede impegni reciproci per favorire il continuo aggiornamento di operatori e volontari, per sostenere la persona nell’incontro con i servizi e condividere la presa in carico delle persone nella modalità più consona alle diverse situazioni”.