“IoSiamo”, il volontariato senza retorica raccontato da Tiziana Di Masi
Recensione dello spettacolo messo in scena, su testo di Andrea Guolo, da una delle maggiori attrici del teatro civile. Un’opera che arriva a tutti, evitando intenti pedagogici e toni troppo enfatici. Le date di dicembre e gennaio del tour partito dopo la conferenza di CSVnet a Matera
“Con tutte le cose che ho da fare, figurati se ho tempo per il volontariato… - recita Tiziana Di Masi all’inizio di #IOSIAMO. - E poi chi ti dice che quelli non lo fanno per interesse… È tutto un giro di soldi…”. Un attacco spiazzante, sebbene obbligato visto il clima attuale. Già, perché dentro quella maggioranza di italiani (oltre l’85 per cento) che non hanno mai fatto nulla “per gli altri”, accanto a una generica approvazione appare sempre più diffuso un atteggiamento di superficialità verso i “volontari”, quando non di sospetto o di ostilità più o meno velata.
“Eppure ci sono tantissime persone che ogni giorno agiscono per il prossimo senza alcun tornaconto economico: ma è un’Italia che non ha voce, e io ho deciso di dargliela. Ho deciso di raccontare la loro bellezza”. Fuori dal palco, a parlare è ancora Di Masi, una delle attrici più importanti del teatro civile italiano (suoi Le mafie in pentola e Tutto quello che sto per dirvi è falso, già rappresentati centinaia di volte). La sua ultima impresa è il frutto di un lungo viaggio nella penisola incontrando centinaia di volontari. Un’impresa pienamente riuscita. Non solo per la sua interpretazione calda e misurata e per la capacità di generare emozioni con la sola forza della parola (il testo è di Andrea Guolo). Ma anche perché Di Masi evita i rischi più frequenti che si corrono quando, con qualsiasi forma espressiva, si parla di questo fenomeno.
Il rischio, ad esempio, dell’autoesaltazione dei volontari; di usare un tono enfatico e smielato; di mettere in secondo piano l’individualità delle persone aiutate; e soprattutto di non far capire i motivi per cui tanti (ma non abbastanza) fanno volontariato.
Perché sono davvero innumerevoli, quei motivi, e nello one-woman-show di Tiziana Di Masi i principali emergono con plasticità. Come la fede religiosa di Norina Ventre detta “Mamma Africa”, unita allo slancio di sfamare i lavoratori sfruttati di Rosarno, oggi come 30 anni fa. O la depressione di Mario, che assistendo un disabile grave riceve, come si dice con una frase abusata ma spesso vera, “molto più di quanto ha dato”. Come il bisogno di esprimere il talento nascosto che aveva Alessio, il commerciante livornese che fa il clown in corsia.
O la sofferenza di Marzia e di troppi altri genitori che nella “terra dei fuochi” hanno accompagnato i loro bimbi alla morte per tumore; ma che si sono uniti e sono restati lì “perché la camorra non l’avesse vinta”. O come l’improvvisa consapevolezza di poter fare qualcosa di concreto perché tutti abbiano le stesse opportunità: di giocare come gli altri per i bambini del quartiere Zen di Palermo, di andare al cinema ogni martedì per gli anziani soli di San Pietro in Casale, di fare volontariato senza dover sottoporsi a un “test” para mafioso, come accadeva in una protezione civile prima che Carlo intervenisse.
Con una scenografia essenziale di sedie abbattute e continuamente rialzate, aiutata solo da sfondi video e sobri stacchi musicali, Di Masi intreccia queste e tante altre storie, senza mai usare la parola “eroi” e riuscendo anche a rendere leggere affermazioni che, fuori dal contesto, suonerebbero retoriche: come “l’amore non è mai inutile”, “ciascuno di noi ha bisogno di qualcuno”, “il volontariato è un raggio di sole che fa breccia tra le nuvole”. Frasi che, insieme all’insistenza sulla necessità di passare “dall’io al noi” (il sottotitolo), arrivano con efficacia al pubblico perché si svuotano di ogni intento pedagogico.
“#IOSIAMO” ha debuttato ufficialmente il 12 ottobre a Matera a margine della conferenza annuale di CSVnet - tra i soggetti sostenitori dello spettacolo – a cui sta facendo seguito un tour nazionale. Ecco le prossime date, che prevedono anche performance più brevi dell’opera:
- Milano 5 dicembre, ore 18, Piazza della scala per la giornata mondiale del volontariato (Di masi sarà la “motivatrice atletica” della marcia lenta organizzata da Ciessevi)
- Potenza 10 e 11 dicembre, ore 21, auditorium del conservatorio Gesualdo da Venosa (con Csv Basilicata)
- Bologna 16 dicembre, ore 15.30, performance al Teatro delle celebrazioni per i quarant’anni di Ant all’interno dello spettacolo “Dedicato a te”
- Milano 18 dicembre, performance per Fondazione Snam (da confermare)
- Como 21 gennaio, ore 21, teatro in via di definizione
- Padova 25 gennaio, ore 21 con cooperativa Strada facendo per una serata di beneficenza organizzata da Emergency.