Belluno, un corto per raccontare la tempesta
Da un'idea del laboratorio Inquadrati del Csv di Belluno, Roberto Bistrot ed Emanuele Bunetto hanno realizzato il cortometraggio "Come alberi". In 13 minuti viene descritta l'alluvione che a fine ottobre si è abbattua sulle montagne del bellunese, attraverso le immagini e le parole di chi l'ha vissuta
Ad ottobre nel bellunese, in particolare sulle montagne della zona, si è abbattuta una tempesta di pioggia e vento che è durata due giorni ed ha provocato danni la cui conta non è ancora terminata. L'inverno che è appena iniziato, infatti, potrebbe rivelare problemi e difficoltà più grandi di quelli già calcolati.
Il laboratorio Inquadrati del CSV Belluno ha ideato il cortometraggio "ComeAlberi" per raccontare in modo personale ed emozionale gli effetti di questo episodio di forte maltempo. Il corto è stato realizzato da Roberto Bristot ed Emanuele Bunetto e contiene anche un contributo di Don Luigi Ciotti sul prezioso contributo del volontariato e dei volontari che anche in questo caso hanno garantito da subito la loro presenza.
"Ho pianto perché ho visto gli alberi caduti". Nelle parole della piccola Giada sta forse tutto il senso di quello che quei due giorni di ottobre hanno rappresentato per il territorio e la comunità bellunese. La paura per se stessi, per le proprie case o attività lavorative, ma anche nei confronti di una natura che sempre più spesso si ribella. Come dice Luigino, ex vigile del fuoco, non bisogna "intervenire forzatamente sulla natura, ma solo dove è necessario" altrimenti "la natura si arrangia".
Adesso è tempo, ancora una volta di rialzarsi, perché ognuno di noi può essere come un albero: una volta caduto può assumere nuove forme, essere nuova linfa per sé e per ciò che gli sta intorno.