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Nasce Cesvol Umbria, nuovo Csv unico regionale

Dal 1 gennaio 2019 è in vigore l’atto di fusione tra i Centri di servizio di Perugia e Terni. Previste a giugno le elezioni per i nuovi organi sociali, fino ad allora Giancarlo Billi sarà presidente e Lorenzo Gianfelice il suo vice 

di Alessia Ciccotti

L’1 gennaio è nato il Cesvol Umbria, centro di servizio per il volontariato unico della regione, con un atto di fusione tra il Cesvol di Perugia e il Cesvol di Terni firmato sul finire del 2018; formalmente, il Csv di Terni è stato incorporato in quello di Perugia.

Prosegue così il lavoro di riorganizzazione che il Codice del terzo settore ha disposto per la rete dei centri di servizio e che, appunto, prevede un unico centro nelle regioni con meno di un milione di abitanti.

In Umbria la strada è stata tracciata da una commissione politico-strategica composta da rappresentanti dei due Csv precedentemente esistenti, del Co.Ge. Umbria e della Regione Umbria, in continuità con il percorso di integrazione funzionale dei centri di servizio già avviato nel 2009.

Le elezioni per i nuovi organi sociali sono previste per il mese di giugno 2019. Fino ad allora il Cesvol Umbria sarà guidato da un unico organo composto da 6 membri, 3 del Csv di Perugia e 3 del Csv di Terni; Giancarlo Billi (già presidente del Csv Perugia) ricoprirà il ruolo di presidente e Lorenzo Gianfelice (presidente del Csv Terni) quello di vicepresidente. Questi gli altri componenti: Giuseppe Ruberti, Sauro Bargelli, Daniela Mercorelli, Sandro Romildo.

Nel frattempo saranno costituite 4 assemblee dei coordinamenti territoriali, così articolate:

  • Act Città di Castello – Gubbio;
  • Act Perugia – Trasimeno – Todi;
  • Act Assisi – Foligno – Spoleto – Valnerina;
  • Act Terni – Narni – Amelia – Orvieto.

I coordinamenti territoriali costituiscono il livello operativo e di coinvolgimento delle associazioni in essi presenti, spazi di partecipazione aperta e dinamica. Saranno proprio le 4 assemblee ad eleggere i componenti del Consiglio direttivo.

Il nuovo Csv unico manterrà due sedi centrali, a Perugia (scelta anche come sede legale) e a Terni; la presenza capillare sul territorio sarà inoltre garantita mantenendo gli attuali 12 sportelli periferici, dislocati in ciascuna delle zone sociali della regione. Fino a giugno vi sarà una doppia direzione con Silvia Camillucci, coordinatrice di Terni, e Salvatore Fabrizio, direttore di Perugia.

Il 2019 sarà dunque un anno di transizione, che consentirà al Cesvol Umbria di arrivare con gradualità alla definizione del nuovo assetto regionale, prevedendo forme di collaborazione e gestione comune dei servizi che saranno realizzate in modo progressivo ed in continuità con le programmazioni degli anni precedenti. Queste ultime, a partire dal 2013, includevano già una parte comune (quali la formazione, la progettazione, l'attività di editoria sociale o il servizio di grafica e centro stampa) ed una parte autonoma.

Il Cesvol Umbria, si legge in un comunicato, dovrà “essere in grado di valorizzare le esperienze e le buone pratiche maturate in questi 20 anni di attività in cui i due Csv di Perugia e Terni hanno operato separatamente, riposizionandole su un piano regionale ed integrandole con i nuovi ‘compiti e funzioni’ che scaturiscono dalla normativa e che sono socialmente e culturalmente emergenti. Da qui in avanti sarà seguita una logica evolutiva capace di valorizzare quello che è stato fatto fino ad oggi, mantenendo lo stesso rapporto con tutte le 12 zone sociali della regione”.

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