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Al via a Taranto la Biennale della prossimità

Quella pugliese sarà la prima città del sud Italia ad ospitare la manifestazione, in programma dal 16 al 19 maggio. Previsti 180 eventi e oltre 600 iscritti. Presenti anche le 160 associazioni che nei mesi passati hanno dato vita al percorso di preparazione 

di Alessia Ciccotti

L’edizione 2019 della Biennale della prossimità si terrà per la prima volta nel meridione, animando la città di Taranto per quattro giorni, dal 16 al 19 maggio, con oltre 180 eventi in programma. “Una cinquantina di iniziative artistiche, altrettante di intrattenimento e animazione territoriale, decine di attività sportive, workshop, corner tematici, giochi e racconti di esperienze”. Ad annunciarlo ieri (14 maggio) nella conferenza stampa di presentazione è stata Carmen Galluzzo Motolese, in rappresentanza del Sindaco di Taranto, che ha detto anche: “grazie alla Biennale della prossimità per quattro giorni oltre 600 persone – questo al momento il numero delle iscrizioni effettuate online – “abiteranno” la città vecchia di Taranto vivendola nei suoi vicoli, in ogni angolo, anche il più nascosto, parlando con gli abitanti, soprattutto ascoltandoli”.

Tutto questo sarà realizzato grazie al contributo dei tanti attori che hanno voluto contribuire alla manifestazione: organizzazioni di volontariato e terzo settore, ma anche amministrazioni pubbliche, imprese, fondazioni e comitati spontanei.

La Biennale infatti, non è una semplice vetrina in cui promuovere le proprie attività ma un’occasione per condividere le proprie esperienze, i progetti realizzati e per confrontarsi, scambiare conoscenze e competenze, stabilire nuovi ponti e connessioni, rafforzarsi attraverso la relazione.

“A Taranto ci saranno anche i rappresentanti delle 160 associazioni di tutta Italia che, con le loro proposte, nei mesi passati, hanno dato vita al percorso che ha portato al ricchissimo programma” ha detto Daniele Ferrocino, co-direttore del Comitato nazionale della Biennale, intervenuto anche lui in conferenza stampa. Infatti questo non è stato “calato dall’alto”, ma comprende le iniziative proposte da una moltitudine di soggetti, poi vagliate sinergicamente dal Comitato nazionale della Biennale della Prossimità e dal Comitato Locale di Taranto che ha materialmente organizzato la manifestazione.

Tanti i temi che saranno affrontati nelle varie iniziative: partecipazione, carcere, cibo, povertà, salute, comunità, luoghi, lavoro, ecosostenibilità, ambiente, beni comuni, innovazione civica, inserimento lavorativo, housing, impresa e migranti.

“Una speciale attenzione – ha detto Francesco Riondino, presidente del Centro di servizio per il volontariato di Taranto – è rivolta ai giovani che in questa terza edizione della Biennale sono protagonisti e, al tempo stesso, fruitori di numerose attività: i primi a confrontarsi sui temi della prossimità, infatti, saranno gli studenti che parteciperanno, nella mattinata di giovedì 16 maggio, all’evento conclusivo del progetto di promozione del volontariato nelle scuole “Giovani in Volo” realizzato dal Csv di Taranto”. Anche il resto della manifestazione prevede attività per e con i giovani, in particolare curate dalle associazioni del territorio nel solco della rassegna provinciale del volontariato e della solidarietà, la cui 14ª edizione confluisce proprio nella Biennale.

Il programma completo della manifestazione è disponibile qui; di seguito invece ve ne proponiamo un’anticipazione.

Nel pomeriggio di giovedì previsti due incontri. Alle 17:30 a Palazzo Galeota “Alla ricerca della prossimità. Cosa ci insegna lo studio dei casi di prossimità” animato dal gruppo di ricerca della Biennale; alle 19:00 nel Museo Diocesano di arte sacra (MuDi) “La prossimità e la relazione nell’economia e nei servizi. Ne discutono Gianluca De Gennaro e Georges Tabacchi” conduce Marco Gargiulo. Contemporaneamente, nel chiostro dell’Università sarà inaugurata la mostra “Com’eri vestita” sul tema della violenza di genere, a cura dell’associazione Alzaia di Taranto-Centro Antiviolenza Sostegno Donna e associazione Sud Est Donne di Conversano.

Nella seconda giornata, venerdì 17, saranno avviati anche i lavori delle “Aree tematiche di scambio”, spazi di lavoro di circa 2 ore e mezza, in cui sono previsti stimoli qualificati, esperienze e soprattutto occasioni di dialogo e confronto con altre persone che condividono lo stesso interesse. Saranno il luogo dove raccontare, ascoltare e tessere relazioni.

Alle ore 12, nell’aula magna dell’Università degli studi di Taranto si terrà invece l’inaugurazione della manifestazione con Georges Tabacchi e Gianfranco Marocchi che spiegheranno il senso di questa Biennale della prossimità. A seguire “Fare prossimità nel Mezzogiorno”, l’incontro con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore di Fondazione con il Sud Marco Imperiale.

Per la sezione Puglia prossima, si segnala inoltre l’incontro organizzato dalla Regione Puglia “Lotta non repressiva all’illegalità e responsabilità sociale: focus sulle politiche regionali in tema di antimafia sociale” (9.30 – 10.30 – Università, Aula 6).

Venerdì sera, alle ore 20 il Caffè letterario Cibo per la mente ospiterà la presentazione del libro “Tutti“, un prodotto collettivo della Biennale della prossimità con i racconti di 45 autori.

La giornata di sabato 18 maggio si aprirà con “Prendi il largo” l’installazione partecipata di una barca nell’atrio di Palazzo Pantaleo, dalle 9:30 alle 12:30 per sensibilizzare sul tema delle migrazioni, a cura di Associazione Noi e Voi. L’installazione sarà accessibile anche il venerdì.

Mentre nel Castello Aragonese, in piazza d’Armi si terrà dalle 9:30 alle 11:30 l’incontro “Impatto ambientale del cibo consumato” a cura dell’associazione ISDE con gli studenti in alternanza scuola-lavoro degli istituti Cabrini e Aristosseno.

Sia venerdì che sabato ci saranno inoltre attività e iniziative dedicate alla salute e alla prevenzione. Tra queste, si segnala la presenza in piazza Castello dell’autoemoteca per la raccolta di sangue della Marina Militare; in piazza D’Armi, nella cornice del Castello Aragonese in programma dei simulatori di patologie reumatiche e consulenze mediche specialistiche reumatologiche gratuite, a cura di Apmar, la promozione di attività di soccorso con tecniche BLSD e camera iperbarica, sempre a cura della Marina Militare, e la preparazione alla nascita ed allattamento al seno a cura di ASL Taranto Distretto Unico-Consultori.

Nel pomeriggio di sabato, appuntamento alle 18:30 in Piazza Fontana per il tour itinerante delle ‘Casematte’ a cura della rete composta da coop.soc. Isac PrO di Taranto, ass. La Palomba-Creativi Viaggi di Taranto, ass. Trasi-Puglia Pop Experience. Le casematte sono per definizione dei luoghi che nascondono un segreto; la rete che ha promosso l’iniziativa invece vuole permettere ai visitatori di scoprire la città da punti di vista non tradizionali, come possono essere ad esempio quelli di abitazioni private, per mostrare scorci particolari di Taranto, oppure artigianato locale o ancora memorie del passato.

Dalle 18 alle 19 è in programma all’Università, nel Chiostro grande, lo spettacolo teatrale “Ti amo da morire” sul tema della violenza di genere, con gli studenti del Liceo Aristosseno e in collaborazione con l’Asl. Lo stesso spazio, ma alle 20, ospiterà anche “In-traduzione”, un’azione teatrale sul tema delle migrazioni a cura dell’associazione Arteria-Compagnia di Palazzo di Torino.

Nella giornata di chiusura, domenica 19 maggio, i promotori nazionali, il comitato locale, i volontari e i partecipanti alla Biennale si ritroveranno per confrontarsi su come è andata e su cosa questa Biennale lascerà al territorio; contemporaneamente l’Associazione nazionale volontari vigili del fuoco sarà nell’area della Rotonda sul lungomare di Taranto con l’iniziativa “Pompieropoli”, per mostrare e far conoscere ai più piccoli le funzioni dei pompieri, gli strumenti e i veicoli.

In piazza Municipio, adiacenze Colonne Doriche, sarà presente un info-point dove reperire tutte le informazioni per vivere la manifestazione.

Sostengono e collaborano con la Biennale della prossimità 2019 il Comune di Taranto, il Csv Taranto, la Regione Puglia, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione con il Sud, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, “Etica SGR Investimenti responsabili”, l’Arcidiocesi di Taranto, il Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici dell’Università “Aldo Moro” e la Marina Militare che ha anche concesso la propria adesione morale.

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