5 per mille: è tornato il tetto dei 400 milioni
A lanciare l’allarme Vita non profit nel corso di una conferenza stampa a palazzo Madama convocata dal senatore Edoardo Patriarca (Pd); la richiesta è di finanziare la misura con ulteriori 30milioni di euro “per non reintrodurre il tetto di spesa e rispettare le scelte dei cittadini”
Nel 2017 i contributi devoluti dai cittadini alle associazioni con il 5 per mille hanno superato i 500milioni di euro. Una tendenza positiva e in costante crescita che conferma la fiducia degli italiani nei confronti di onlus, ong ed istituti di ricerca, a cui decidono di devolvere, ogni anno, una parte delle proprie imposte.
La notizia negativa riguarda proprio l’importo raggiunto quest’anno, che superando i 400 milioni, ha fatto scattare quel tetto, stabilito dal 2010 al 2013, oltre il quale quanto devoluto al terzo settore torna nelle casse dello Stato.
A lanciare l’allarme la testata Vita non profit, che ieri ha tenuto a palazzo Madama una conferenza stampa convocata dal senatore Pd Edoardo Patriarca, a cui hanno partecipato anche Maurizio Mumolo (direttore del Forum terzo settore), Mario Consorti (presidente NP Solutions), Rossano Bartoli (presidente della Lega del Filo d’oro) e Francesco Gesualdi (direttore generale di Ail).
L’appuntamento avviene a seguito di un’interrogazione parlamentare ai ministri delle Politiche sociali e delle Finanze, avviata dallo stesso Patriarca “per conoscere i dati precisi ed innalzare lo stanziamento, visto che stanno aumentando sia i cittadini che scelgono di donare, che gli enti beneficiari.”
Le dichiarazioni dei cittadini fatte nel 2018 e nel 2017 su redditi del 2017 e 2016 hanno infatti superato il finanziamento alla norma così come è stato previsto dalla riforma del terzo settore. “Serve quindi un finanziamento supplementare di circa 30 milioni” - hanno spiegato i promotori durante la conferenza stampa – “perché tutte le scelte indicate dai cittadini possano essere soddisfatte e non sia di fatto surrettiziamente reintrodotto il tetto di spesa alla norma che già in passato fece perdere 310 milioni ai destinatari del 5 per mille, come è stato detto nel corso della conferenza”.
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