Far rivivere una piazza del centro storico? Ci pensa il volontariato
Con il progetto pilota “Box zero”, 5 associazioni hanno recuperato piazza Annonaria a Rovigo come centro di aggregazione cittadina attraverso laboratori, incontri e attività fino a settembre. Un’iniziativa di #Tuttamialacittà, che coinvolge tutti i CSV del Veneto
Tutto nasce da piazza Annonaria di Rovigo, un tempo cuore dell’economia cittadina oggi invece in declino a causa del progressivo spopolamento del centro storico che ha provocato la chiusura di molti negozi che si affacciavano sulla piazza (ne sopravvivono solo la metà).
Da qui l’idea riqualificarla con il progetto Box zero che ha messo in rete cinque associazioni locali – Tumbo, Ametiste, Amici di Elena, Architetti per esigenza (Ape) e Sagittaria - per pensare iniziative ed eventi capaci di stimolare una nuova fruizione della piazza e del mercato coperto come nuovo polo aggregativo per i cittadini, auspicando anche il ritorno di attività commerciali.
A creare questa sinergia è stato il Csv Rovigo nell’ambito di #Tuttamialacittà, una delle cinque linee di intervento della co - progettazione regionale che coinvolge tutti i centri di servizio provinciali – oltre Rovigo anche Venezia come capofila, Padova Verona e Vicenza; finanziata nel 2018 dal Coge con 237mila euro spesi, Box Zero rientra fra le 10 “azioni pilota” sostenute nell’ambito della co-progettazione.
Le prime attività sono già in partenza ad agosto: Ametiste curerà un laboratorio musicale per bambini da 1 a 5 anni, mentre Sagittaria ne propone uno dedicato alle farfalle e alla loro importanza nella biodiversità urbana. Il Club Alpino Italiano proporrà un’anteprima della rassegna invernale “Rovigo svetta”, con tre proiezioni di film dedicati alla montagna, mentre gli Amici di Elena coinvolgeranno bambini da 6 a 11 anni in laboratori creativi, artistici e musicali. In settembre e ottobre gli appuntamenti proseguiranno: tra le iniziative, un paio di eventi in collaborazione con TEDx Rovigo.
Verrà inoltre allestita un’area delimitata da piante e arredi come spazio per iniziative e laboratori, in linea con le aspettative emerse da un’indagine realizzata dall’associazione Tumbo nel 2017 tra i commercianti e i residenti.