I centri di servizio pronti alla sfida dell’impatto sociale
Dalla conferenza di Trento l’intervento di Paolo Venturi di Aiccon sul lavoro svolto dai Csv per misurare il valore sociale delle proprie attività, così come indicato nelle linee guida ministeriali
Uno dei temi della sessione preliminare della XIX conferenza nazionale di CSVnet è il lavoro sull’impatto sociale svolto dai centri di servizio per volontariato (Csv) e mappato da Aiccon in una ricerca presentata alla platea di oltre 400 partecipanti di Trento. Negli ultimi 3 anni, infatti, oltre il 63% dei Csv ha lavorato al tema, con attività svolte in ambiti diversi. All’indagine, infatti, hanno risposto 44 Csv su 62 e 28 di questi hanno descritto le caratteristiche delle attività già svolte in questo senso, dai progetti specifici alle iniziative di comunicazione e formazione.
Misurare il valore della propria azione sociale per i centri di servizio, infatti, è una scelta strategica e una sfida quanto mai attuale, alla luce anche della recente pubblicazione delle relative linee guida richieste dalla riforma del terzo settore. Il volontariato, infatti, è un fattore perfettamente compatibile con la valutazione d’impatto perché genera trasformazione e cambiamento. A parlarne, il direttore di Aiccon Paolo Venturi, uno dei relatori della sessione “La valutazione di impatto sociale dei servizi: le esperienze dei Csv”.