Il progetto per recuperare 14mila ragazzi “senza scuola”
Coordinata dalla sede di Terni del Csv Umbria, prende il via l’iniziativa che contrasta la povertà educativa finanziata dall’impresa sociale Con i bambini. 600mila euro a disposizione per diverse attività che coinvolgeranno per quasi 3 anni 45 partner
Nella provincia di Terni ci sono oltre 14mila i minori a rischio di abbandono scolastico.
Ragazzi dai 5 ai 14 anni che vivono in stato di povertà oppure hanno disturbi dell’apprendimento, disabilità, sono seguiti dai servizi sociali perché vivono situazioni delicate in casa o perché sono immigrati di prima o seconda generazione.
Al loro recupero è dedicato “New generation community”, il progetto selezionato dall'impresa sociale Con i Bambini, nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nato nel 2016 dall’intesa tra Acri, il Forum nazionale del terzo settore e il governo.
Oltre 600 mila euro le risorse finanziate a livello provinciale per il progetto, che sarà coordinato dalla sede di Terni del Cesvol Umbria e per 30 mesi coinvolgerà 45 partner tra associazioni, cooperative sociali, scuole, università ed enti locali.
L’obiettivo è di lavorare insieme per costruire una comunità educante, capace di individuare le situazioni di disagio, costruire percorsi educativi specifici e verificarne l'efficacia.
Un programma di interventi integrati che coinvolgeranno scuole, famiglie, enti locali e organizzazioni del terzo settore, per costruire un modello innovativo di welfare comunitario da realizzare in contesti territoriali particolarmente difficili tra Terni, Amelia, Narni, Orvieto, Montecastrilli, Attigliano e Guardea.
I ragazzi potranno sviluppare competenze sociali relazionali e cognitive e accrescere i loro interesse verso la scuola attraverso tante attività – alcune già iniziate – che verranno realizzate sia a scuola che fuori: laboratori fonologici e sui sentimenti, letture inclusive, percorsi di cittadinanza attiva e di rigenerazione urbana, soggiorni estivi ma anche una web serie sui diritti umani.
Azioni concrete per contrastare la demotivazione allo studio dei minori interessati e non solo, visto che il progetto è rivolto anche ai genitori disoccupati o presi in carico dai servizi sociali, a famiglie monoparentali, insegnanti, educatori e operatori socio sanitari.