Le battaglie di Luigi Russo, “nostro instancabile difensore civico”
Il Consiglio di CSVnet ha ricordato lo storico presidente del Csv Salento scomparso pochi giorni fa a 60 anni. Il saluto del suo successore Luigi Conte, letto a nome del volontariato. “Sempre in ricerca, sapeva anticipare ed essere privo di pregiudizi”
Con un lungo applauso il Consiglio direttivo di CSVnet ha ricordato Luigi Russo, storico presidente del Csv Salento e a lungo consigliere nazionale dell’associazione dei Csv, scomparso nei giorni scorsi all’età di 60 anni.
Sociologo e giornalista, Russo era uno dei personaggi più conosciuti della Puglia nel mondo dell’impegno civile, specie sulle grandi cause ambientaliste e sanitarie che hanno interessato la sua terra d’origine, il Salento appunto: dalla campagna contro l’eradicazione degli ulivi aggrediti dalla Xylella a quelle sulle “agromafie”, dall’opposizione al gasdotto Tap alle lotte contro ludopatie e usura, aveva combattuto attraverso i mezzi di comunicazione, scrivendo saggi e coinvolgendo migliaia di cittadini in innumerevoli manifestazioni pubbliche.
Per i suoi funerali, “tutto il volontariato di lecce ha voluto che ad esprimere lo stato d’animo del territorio fosse il Csv, - ha raccontato in Consiglio Luigi Conte, attuale presidente del Centri di servizio salentino. - Questo ci ha fatto capire come in questi anni, soprattutto grazie a Luigi Russo, siamo riusciti a incidere sul territorio”.
Ecco il testo integrale del ricordo che Conte ha scritto a nome del Csv e che ha letto nel Consiglio di CSVnet.
Caro Luigi,
avendo potuto apprezzare la tua straordinaria energia interiore, mi ero convinto che tu avessi una particolare dispensa rispetto ai mali di questo mondo. Credevo, insomma, che avresti continuato per molti anni a scrivere le appassionanti accuse pubbliche, le energiche prese di posizione contro le ingiustizie e soprusi. Con la tua improvvisa scomparsa, invece, lo sgomento prima e il dolore poi ci ha sopraffatto. In questa mesta circostanza sarebbero molte le cose che avrei voluto ricordare di te: la tua fluida oratoria e il tuo grande e innegabile “sapere” (che tutti certamente ti hanno sempre riconosciuto), così come la tua acuta vena graffiante e, più di tutto, la tua brillante opera quale precursore di emancipazione culturale ed umana svolta a favore della nostra terra martoriata.
Abbiamo avuto il grande privilegio di conoscerti e rispettarti, ricevendo la tua stima pienamente contraccambiata. Ti ricordiamo, particolarmente, per le entusiasmanti discussioni dialettiche abitualmente intrattenute, sempre nel reciproco rispetto delle potenziali divergenze politiche. Abbiamo bene a mente il percorso emotivo e intellettuale da te svolto, non solo nell'ambito del Csv Salento irradiando le coscienze altrui, talvolta sopite, che si rivelavano, dapprima diffidenti e timorose nei confronti dei tuoi modi, non sempre accondiscendenti, ma che poi iniziavano ad ammirarti per il tuo spessore culturale, venendo inevitabilmente indotti ad apprezzarti ed esaltarti, a motivo dei tuoi comportamenti e saggi suggerimenti.
In tal senso, non dimentichiamo nemmeno quel sincero rapporto, fatto di tensione positiva e di leale stima, che negli anni si è riuscito a fissare, sacrificando con saggezza le spigolosità del tuo carattere, in modo particolare con tutti i volontari, tale da aver suscitato un comune rammarico per la tua inattesa fatale sorte.
La notizia del tuo decesso ha originato in tutti autentici sentimenti di incredulità e sconforto, nonché tristezza e contrarietà nel vedere smantellato, nostro malgrado e repentinamente, quel grande patrimonio di cultura, di stima e di affetti che avevi creato col tuo rigore di autentico cittadino, instancabile difensore civico, sempre attento nel renderti disponibile a risolvere i problemi dei soggetti socialmente più deboli.
Mi permetto di ricordare il filo d'ironia che ti ha contraddistinto e che non è mai mancata nella tua vita, anche nelle antitetiche visioni dialettiche dell’ordinario vivere sociale. Amavi definirti, a giusta ragione, “l'ultimo”, un equilibrato pensatore “illuminista”, un consapevole “positivista”, un'incrollabile “razionalista” e via di seguito. Sino a pochi mesi or sono ti sei speso nell'ambito del nostro volontariato nell’elargire consigli di comune condivisione di intenti, di umana solidarietà, a dimostrazione del tuo effettivo modo di agire in questa vita terrena. La vera forza che ti contraddistingueva, inoltre, era caratterizzata dal non far pesare la tua riconosciuta vivacità intellettuale. In questa estrema circostanza ci hai fatto ricordare quante volte, nella difficoltà, hai saputo venirci incontro con comprensione e una generosità, volutamente discreta nella forma, ma efficace nella sostanza.
Ricordiamo, in particolare, i tuoi punti di vista critici attraverso i quali eri in grado di fornire una lettura degli eventi al di fuori del coro, cercando soprattutto di sviluppare nei tuoi diretti interrogatori la capacità di collegare i fatti con un rapporto causa-effetto, stimolando provocatoriamente il desiderio di ricerca e la capacità di valutazione su qualsiasi accadimento socio-culturale-ambientale indipendentemente da ogni giudizio precostituito.
Oggi, ci rimane l'amarezza di non aver avuto la possibilità di conoscerti meglio, ma rimane il conforto di aver lasciato un ricordo vivo nelle persone che ti hanno incontrato e conosciuto. Sei stato uno stimolo per tutti nel cercare di anticipare e vedere le cose con una visione diversa da come, certe volte, l’abitudinaria consuetudine voglia farle apparire. Con il tuo quotidiano agire hai fatto sentire la tua umanità. Sei, in breve, una grande perdita, difficile da accettare. Ecco questo è stato l’amico Luigi che tutti ricorderanno sempre con ammirazione ed edificante esempio.
La terra ti sia lieve, Luigi, fratello mio.