Coronavirus, a Venezia 30 mila euro per il volontariato
L’accordo siglato tra la fondazione e il Csv della città metropolitana punta a finanziare l’acquisto di strumenti e beni per le attività messe in campo dalle associazioni durante il lockdown o in programma per i prossimi mesi
Un contributo di 30mila euro per acquistare strumentazioni e finanziare le attività messe in campo dalle associazioni per la ripresa. E’ questo il fulcro dell’accordo siglato dalla Fondazione di Venezia con il Csv provinciale, che ha coordinato e supportato le associazioni della città metropolitana in tutto il periodo dell’emergenza sanitaria.
Come nel resto d’Italia, durante il lockdown i volontari non si sono fermati nemmeno a Venezia, anzi, hanno reagito, dando risposte innovative ai bisogni della popolazione nel rispetto delle indicazioni date dal Governo. Il Csv ha inoltre riscontrato un considerevole aumento delle richieste da parte dei cittadini per attivarsi come volontari, potenziando il suo ruolo di “ponte” con le associazioni che avevano bisogno di supporto.
Secondo quanto riportato dal Centro di servizio, le attività messe in campo dalle associazioni sono state diversissime: oltre al supporto dato alle persone anziane in isolamento e le consegne a domicilio di alimenti o farmaci, le organizzazioni si sono occupate del trasporto sanitario di soggetti in difficoltà, oppure hanno messo in piedi doposcuola e altre forme di aiuto alle famiglie con bambini per i compiti e il tempo libero. Non è mancato il sostegno psicologico grazie all’attivazione di numeri verdi oltre a un servizio di informazione sull’emergenza sanitaria. Tanti i gruppi nati anche su Whatsapp per mantenersi in contatto e tenere informati i soci sull’emergenza, oltre alle campagne per la donazione del sangue e molto altro.
Per distribuire le risorse previste dall’accordo, fondazione e centro di servizio hanno attivato il progetto "Dona il tuo tempo”, che punta a valorizzare “l’importanza della risorsa “tempo” che prima del lockdown abbiamo sempre ritenuto scarsa e che invece si sta rivelando fondamentale per la ri-costruzione del futuro” come spiega il direttore della fondazione Giovanni dell’Olivo.
L’iniziativa è finalizzata quindi all’acquisto di attrezzature, beni e il finanziamento delle attività delle associazioni, realizzate durante il periodo di quarantena oppure programmate per la "fase 2”. Le attività svolte nell’ambito del progetto saranno pubblicate e visibili sul sito e sui canali social della Fondazione di Venezia.