Lanciati gli stati generali della solidarietà e della cooperazione
Tra gli obiettivi: contrastare le campagne diffamatorie contro le Ong e sollecitare la piena attuazione della legge 125/2014. Viceministra Del Re: “clima favorevole ma dobbiamo impegnarci per una strategia di lungo termine”. CSVnet tra i promotori dell’iniziativa
È stato ufficialmente lanciato oggi, 20 luglio, il percorso di avvicinamento agli Stati generali della solidarietà e della cooperazione internazionale, che vede tra i promotori le maggiori reti dell’associazionismo italiano, tra cui anche CSVnet.
Iniziato sul finire del 2019, il percorso ha ovviamente risentito degli effetti del Coronavirus, ma l’evento di lancio, in diretta Facebook, ha segnato una tappa importante per porre l’attenzione sugli obiettivi di questa iniziativa, primo fra tutti quello di contrastare le campagne che negli ultimi anni hanno messo in discussione non solo l’operato delle Ong ma anche delle centinaia di associazioni italiane impegnate in questo ambito.
Se la prima edizione degli Stati generali ha rappresentato il punto di partenza per la nuova legge 125/2014 (Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo), questa seconda edizione vuole invece essere un’occasione per fare il punto della situazione, per mettere in luce quanto è stato fatto da allora e soprattutto quanto ancora resta da fare per applicare quanto previsto dalla nuova normativa.
Tra gli ospiti della diretta Facebook anche la viceministra degli Esteri e della cooperazione internazionale Emanuela Del Re, che ha ribadito l’importanza di questo settore come un vero e proprio “braccio operativo della politica estera”. Nel suo intervento la viceministra ha sottolineato che in questo momento i temi della cooperazione allo sviluppo godano di una notevole “unità e questo permette di portare avanti discussioni e riflessioni” importanti. “Questo però non ci può far pensare che abbiamo esaurito gli obiettivi – ha detto Del Re – anzi, proprio per il clima favorevole attuale dobbiamo impegnarci doppiamente e insieme per fare in modo che le qualità di questa azione diventino le basi di una strategia di lungo termine”.
Nel corso dell’evento si sono poi succeduti gli interventi dei rappresentanti di alcuni promotori, tra cui Silvia Stilli, portavoce dell'Aoi - Associazione Ong italiane, che ha voluto sottolineare la composizione oggi molto più variegata del mondo della cooperazione in Italia, costituito non solo da Ong ma anche da associazioni di promozione culturale, ma anche sportive, così come di enti che si occupano del commercio sostenibile e molto altro, ribadendo così quanto ciascuna realtà può portare un contributo importante ed un valore aggiunto.
Secondo Vincenzo Curatola – presidente di ForumSad, gli Stati generali assumono anche una maggiore importanza alla luce dell’emergenza Coronavirus che abbiamo affrontato e del conseguente lockdown, perché “tutto è stato rimesso in discussione e perché il virus ci ha insegnato che non si può stare nel proprio orticello” ma è necessario avere cura gli uni degli altri sotto tutti i punti di vista, a livello personale ma anche delle politiche e degli interessi nazionali.
Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del terzo settore, è intervenuta inviando un video messaggio in cui ha posto l'attenzione, tra le altre cose, sulla necessità per il governo italiano di incrementare le erogazioni per l’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps), perché lo 0,24 del reddito nazionale lordo è troppo poco.
Vincenzo Manco, presidente Uisp, ha sottolineato le espressioni usate nel manifesto degli Stati generali: "tempo di reagire, tempo di sperare" perché è giunto il momento di "reagire alla campagna di diffamazione in atto - ha detto - per costruire un nostro pensiero autonomo e rilanciralo, perché ne va dei diritti di tutti"; "le nostre organizzazioni - ha aggiunto - hanno partecipato al percorso della riforma del terzo settore, che sfida gli enti sul terreno della credibilità, della trasparenza, della reputazione, quindi non dobbiamo aver paura di chiedere alle forze poltiche maggiore coraggio di aprire nuove speranza, speranze che stanno all’interno dell’Agenda Onu 2030".
Maurizio Davolio, presidente dell'Associazione italiana turismo responsabile, ha posto l'attenzione sulla situazione drammatica nei paesi del sud del mondo del settore turistico, "perché se in Italia si riesce a compensare la crisi provocata dall'emergenza Coronavirus con il turismo domestico, i paesi del sud del mondo sono allo sbando totale perché lì il turismo interno non esiste". "Noi riteniamo - ha detto - che tutto quello che si fa nell'ambito del turismo deve essere aggiuntivo rispetto alle attività economiche tradizionali e non sostitutivo" e l'emergenza sanitaria ha dato una chiara dimostrazione di quanto questo sia importante.
Come detto, la completa applicazione della legge 125/2014 è un punto centrale su cui gli Stati generali si sono prefissati di ragionare e analizzare; a questo è collegato il tema delle risorse, evidenziato da Giampaolo Silvestri – segretario generale Fondazione Avsi, secondo il quale è necessario chiedere maggiori risorse ed investimenti ma anche “usare meglio le risorse già disponibili” e in molte occasioni restano inutilizzate.
Nell’evento di lancio (che è possibile rivedere qui), moderato dal giornalista Nico Piro del TG3, sono stati brevemente presentati i temi che gli Stati generali si propongono di affrontare, vale a dire: comunicazione, cooperazione, disuguaglianze, gender equality, infanzia, Mediterraneo, migrazione, reputazione, salute, territori, Agenda 2030.