Messina, nella stazione dismessa nasce il parco urbano delle arti
Dal campo estivo in programma per tutto il mese di luglio ai laboratori di pittura, danza e domotica. Come accaduto di recente per lo scalo ferroviario di Terme Vigliatore, un’altra stazione è stata recuperata grazie al volontariato e l’impegno del Csv locale. Il progetto rientra nell’accordo nazionale Fs-Rfi-CSVnet
Per tutto il mese di luglio è in corso il campo estivo. Da settembre partiranno – dopo la chiusura dovuta all’emergenza legata al Coronavirus – laboratori e corsi di danza, pittura, domotica e ginnastica. Con il “Parco urbano delle arti” rinasce così la stazione ferroviaria impresenziata del quartiere Camaro di Messina, recuperata grazie all’associazione di volontariato Maria Regina e il Csv locale.

Come già avvenuto di recente con la stazione di Terme Vigliatore, il progetto di riqualificazione, avviato due anni fa, è stato il primo in Sicilia ad essere approvato nell’ambito del protocollo d’Intesa “Volontariato in stazione” siglato nel 2013 da CSVnet, Ferrovie dello stato e Rete ferroviaria italiana.
In questi due anni inoltre l’iniziativa del parco urbano – che prevede la realizzazione di uno spazio verde nel quale fare sport e cultura e attività per il tempo libero, ma anche aree giochi per bambini e spazi per anziani – ha ottenuto ulteriori finanziamenti, rientrando sia nel “Bando per la riqualificazione delle periferie urbane” lanciato nel 2016 dal comune di Messina, sia nel “Progetto Capacity”, ammesso a un altro bando per il recupero delle aree urbane promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Riconoscimenti importanti che hanno reso possibile l’ampliamento degli impegni e dell’area assegnata ai volontari.
Il cantiere, aperto a febbraio e gestito dal comune di Messina, ha già prodotto la ristrutturazione degli edifici che prima erano destinati agli uffici e all’ apparato centrale elettrico (A.C.E.). Di recente inoltre è stato avviato il recupero de fabbricato che ospitava i viaggiatori mentre tra pochi giorni si inizieranno i lavori sulle aree esterne, che dovrebbero concludersi in quattro mesi. L’associazione, dal canto suo, ha cominciato ad impegnarsi da tempo. “Stiamo lavorando al progetto dal lontano 2010”, spiega Franco Lisi, presidente della Maria Regina. “Dopo molti tentativi di ottenere l’area e innumerevoli rifiuti, finalmente grazie al Cesv di Messina e tramite il protocollo nazionale “Volontariato in Stazione”, siamo riusciti ad ottenere l’area”.

“Purtroppo non avevamo fatto i conti con la pandemia che ha bloccato le attività” spiega il presidente di Maria Regina. Ma l’associazione non si è arresa e grazie alla collaborazione con la parrocchia “Santa Maria Incoronata” di Camaro superiore e con l’associazione “Paradisea”, è partito il campo estivo, che impegnerà fino alla fine di luglio bambini e adolescenti dai 3 ai 14 anni), insieme a un numero considerevole di giovani animatori coordinati da personale specializzato.
“Per l’autunno/inverno in progetto c’è il riavvio - nel rispetto della normativa e con tutte le dovute precauzioni - del laboratorio di danza, dei corsi di ginnastica per ragazzi e anziani e dei vari laboratori” spiega Franco Lisi.
Nuovi scenari e opportunità si apriranno con la fine dei lavori e la consegna degli spazi, che dovrebbe avvenire entro dicembre di quest’anno, e dovrebbero ospitare un centro diurno per anziani, corsi di doposcuola e la pista ciclopedonale.
Ad essere coinvolti nelle nuove attività non saranno solo i sedici volontari di Maria Regina “si sta pensando di estendere la collaborazione anche ad altre realtà. In questo momento contiamo sulla disponibilità dei soci e sull’aiuto dei giovani che frequentano l’associazione e che fanno parte del gruppo giovani parrocchiale, ma auspichiamo rapporti di collaborazione con tante realtà che insistono sul territorio di Messina e non solo” conclude Lisi.