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In scadenza la certificazione unica, anche per il non profit

Fissata per il 16 marzo coinvolge le associazioni e in generale gli enti che durante il 2020 hanno corrisposto compensi a lavoratori dipendenti e assimilati, oltre che autonomi. L’obbligo è previsto anche per le sportive dilettantistiche ma solo in alcuni casi 

di Daniele Erler*

Il termine ultimo per trasmettere in via telematica all’Agenzia delle entrate la certificazione unica (Cu) 2021 è il prossimo 16 marzo.

La Cu è la certificazione dei redditi che ha sostituito il vecchio modello Cud e serve per certificare, fra le altre cose, i compensi a titolo di lavoro subordinato o autonomo corrisposti nel corso del 2020.

Sono soggette a tale obbligo anche le associazioni ed in generale gli enti non profit che durante il 2020 hanno corrisposto compensi a lavoratori dipendenti e assimilati, oltre che a lavoratori autonomi (sia per prestazioni di tipo professionale che occasionale).

Sono altresì soggette all’adempimento in questione le associazioni sportive dilettantistiche (Asd) che abbiano retribuito gli sportivi dilettanti con il cosiddetto regime dei 10.000 euro, che non prevede alcuna ritenuta sul compenso erogato. Sono parificate alle Asd anche le bande, i cori e le filodrammatiche che abbiano retribuito i propri direttori e i collaboratori tecnici sempre con il regime dei 10.000 euro (art. 67 del Testo unico delle imposte sui redditi).

Le associazioni menzionate, in quanto sostituti d’imposta, sono dunque obbligate ad inviare entro il 16 marzo la certificazione unica 2021, nella quale dovranno essere inseriti i compensi corrisposti e le eventuali ritenute e detrazioni operate su tali compensi.

Il 2 novembre 2021 è invece il termine per inviare le certificazioni contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata.

La certificazione unica (di cui è possibile trovare le istruzioni alla compilazione e i modelli sul sito dell’Agenzia delle entrate) dovrà essere trasmessa esclusivamente per via telematica: per l’invio si consiglia di rivolgersi ad un intermediario abilitato (Caf o commercialista).

Entro lo stesso termine del 16 marzo 2021 l’ente dovrà consegnare, in duplice copia, la Cu al lavoratore.

Per completezza, si ricorda che le associazioni e gli enti non profit che nel corso del 2020 hanno retribuito compensi soggetti a ritenuta sono inoltre tenute ad inviare per via telematica, oltre alla Cu, anche:

  • il modello 770/2021 entro il 2 novembre 2021. Tale modello non è obbligatorio per le associazioni che hanno erogato compensi non soggetti a ritenuta (ad esempio i compensi sportivi al di sotto dei 10.000 euro);
  • la dichiarazione Irap, la quale deve essere inviata entro l’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta (per gli enti che hanno l’esercizio sociale coincidente con l’anno solare il termine sarà il 30 novembre 2021). Non devono inviare la dichiarazione Irap le organizzazioni che nel 2020 avessero erogato solamente compensi per lavoro autonomo professionale (quindi a professionisti dotati di partita iva).

* Area Consulenza CSVnet - Cantiere terzo settore

 

 

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