Accessibilità: a Lecce Csv al fianco del Comune per una città a misura di tutti
Il Centro di servizio collaborerà con il Laboratorio comunale che raccoglie da residenti, pendolari e turisti segnalazioni di barriere architettoniche e altri disagi, ma anche buone prassi esistenti sul territorio, per elaborare soluzioni concrete
Il Comune di Lecce nel dicembre scorso si è dotato di un Laboratorio comunale per l'accessibilità (LCA), per raccogliere esigenze e proposte da parte di residenti, ma anche di pendolari e turisti, sui problemi di accessibilità della città. Un impegno, quello del Laboratorio, strettamente connesso al Piano per l’accessibilità, su cui l’amministrazione comunale sta investendo, e che è stato affidato ad esperti ricercatori delle università di Firenze e del Salento.
Per favorire la mappatura di barriere architettoniche e altre criticità e l’elaborazione di soluzioni concrete, è necessario promuovere l’attività del Laboratorio. Per questo il Csv Brindisi Lecce si è posto in prima linea per mobilitare le associazioni presenti sul territorio affinché collaborino nella segnalazione dei problemi esistenti ma anche delle buone prassi già avviate.
Il Centro di servizio, dunque, avrà il compito di agevolare il dialogo e l’incontro tra le associazioni e l’amministrazione comunale. Collaborerà inoltre con il team del Laboratorio per iniziative specifiche sul territorio. Saranno coinvolte, in particolare, le associazioni che si occupano di minori, anziani, immigrati e persone con disabilità, per incontri di approfondimento sui problemi di accessibilità della città di Lecce; a tutte le altre associazioni, invece, sarà chiesto di divulgare il servizio dello sportello dell'accessibilità.
Come spiega il sociologo Giuseppe Gaballo, uno dei ricercatori del Laboratorio, “sono state previste interviste in profondità, workshop, focus group e passeggiate urbane per rilevare sul campo le criticità in tema di non accessibilità o impossibilità di fruizione di spazi, luoghi e servizi, soprattutto comunali, pubblici in genere, ma anche privati”.
“Sono state coinvolte – aggiunge Gaballo – alcune associazioni datoriali, i tre sindacati confederali e gli ordini professionali con un interesse specifico su questi temi (ingegneri, architetti, geometri, avvocati). Il prossimo anno – conclude – si lavorerà sulle proposte per migliorare l'intesa dei vari stakeholder, sia pubblici che privati, per rendere Lecce una città accessibile negli spazi e nei luoghi pubblici e privati, sia quelli dedicati al lavoro e allo studio, che quelli riservati al tempo libero”.