Molise, pronti i volontari per il nuovo emporio solidale di Termoli
Sarà gestito dalla Caritas diocesana che sta ultimando l’allestimento della struttura e raccogliendo la collaborazione di una rete di supermercati. Intanto il centro di servizio ha concluso la formazione di circa 30 operatori che saranno impegnati nella gestione quotidiana del market
Aprirà a breve l’emporio solidale di Termoli gestito dalla Caritas diocesana, ma intanto i volontari sono pronti per mettersi all’opera. Si è chiuso infatti la scorsa settimana il corso di formazione organizzato dal Csv del Molise per i 30 operatori che saranno impegnati nella gestione quotidiana della struttura, oltre che nell’accoglienza e sostegno di chi ne beneficerà.
L’emporio si trova nel centro della città adriatica e opererà in un contesto in cui la stessa Caritas ha evidenziato un notevole incremento della povertà a causa della pandemia da Covid-19, offrendo un sostegno concreto alle famiglie indigenti di tutta l’area, nello specifico alle persone in difficoltà che fanno riferimento alle parrocchie della Diocesi di Termoli-Larino.
Per i promotori, l’obiettivo primario da raggiungere è quello di supportare le famiglie nel soddisfare il proprio fabbisogno alimentare, ma anche accompagnarle nel recupero della propria autonomia tramite un Centro d’ascolto.
Il Csv, che fin dall’inizio del progetto ha garantito la sua collaborazione alla Caritas diocesana, continuerà ad occuparsi della ricerca e formazione dei volontari. Come quella che si è chiusa con il webinar del 6 luglio, dopo 4 lezioni on line in cui si sono alternati in qualità di relatori Corrado De Dominicis, direttore della Caritas di Pescara-Penne e delegato regionale della Caritas Abruzzo-Molise e Angelo Salvi, psicologo e formatore, nonché esperto di terzo settore.
Al webinar è intervenuto anche Giorgio Casagranda, consigliere di CSVnet e presidente del Csv Trento e di Trentino Solidale Onlus, che guida un emporio nato per contrastare la lotta allo spreco alimentare e che oggi riesce a coprire le esigenze dell’intera provincia di Trento, di parte dell’Alto Adige e di una zona del Veneto. L’emporio di Trento, infatti, assiste mille famiglie a settimana, con 250 volontari che tramite 19 furgoni percorrono 250mila chilometri all’anno. “Raccogliamo cibo tutti i giorni in 330 negozi e supermercati – ha detto Casagranda - e lo distribuiamo con 33 punti sparsi sul territorio. Partiamo alle 5,30 del mattino e tutti gli alimenti vengono consegnati entro le 16,30. La nostra forza deriva dal numero dei volontari e nessuno di loro percepisce un centesimo, nemmeno il rimborso spese. Per la stragrande maggioranza si tratta di pensionati, ma abbiamo stretto accordi con l’Uepe e con il Tribunale dei minori. – ha aggiunto - Ad esempio solo nel 2020 abbiamo svolto 11mila ore di servizi socialmente utili. Anche questo è un apporto importante insieme a quello garantito dal Csv”.