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Vicenza, accolte oltre 400 persone in fuga dalla guerra

Dall’inizio dell’emergenza una rete solidale coordinata dal Csv provinciale, OTB Foundation, il Ponte Mict, Dialòg e la comunità ucraina è impegnata per offrire accoglienza e “normalità” 

di Alessia Ciccotti

Sono state 440 le persone, di cui 233 bambini e ragazzi, quelli giunti a Vicenza e fuggiti dal conflitto in Ucraina. Sono arrivate nella città veneta grazie ad una rete di oltre 40 associazioni, 43 Comuni, parrocchie, centinaia di volontari e tante famiglie e cittadini. Una rete coordinata dal Csv della provincia di Vicenza insieme a OTB Foundation, il Ponte Mict, Dialòg e la Comunità Ucraina locale, che finora ha organizzato il viaggio di 9 pullman.

Oltre a portare queste persone in luoghi sicuri, il tentativo è anche quello di offrire loro momenti di normalità e conforto. Per questo sono nate anche tante altre iniziative, come quella di Senior Veneto per un pranzo che seguirà la celebrazione ortodossa della Pasqua, oppure la raccolta di materiale scolastico per i ragazzi ucraini, ad opera degli studenti della scuola secondaria di I grado Giuriolo che hanno partecipato così al progetto di Donor Hero, proposto dalla Fondazione Rete del Dono, con il coinvolgimento dello stesso Csv.

La rete di associazioni, enti e singoli cittadini, ha permesso inoltre a 45 persone di ricongiungersi con i propri familiari già presenti in Italia. A questo si aggiunge poi l’impegno per gli aspetti burocratici legati alla sistemazione dei documenti, nonché l’aiuto offerto dagli interpreti e mediatori culturali, per l’inserimento di bambini e ragazzi a scuola, l’assistenza medica e psicologica, ma anche corsi di italiano e la raccolta dei curricula per poter essere tramite anche nella ricerca di un’occupazione.

Continuano inoltre le raccolte di farmaci, abiti, alimenti e altri beni di prima necessità da portare al confine; fondamentale anche in questo caso il sostegno di OTB Foundation che si è fatta carico dell’acquisto di tutti i materiali, delle spese di trasporto e dell'ospitalità di circa 70 persone presso alcuni appartamenti e strutture dedicate.

“Ogni viaggio è programmato con grande attenzione verso i rifugiati che accogliamo ma anche verso le famiglie e le strutture italiane che li accolgono. – spiegano Mario Palano e Maria Rita Dal Molin, rispettivamente presidente e direttore del Csv di Vicenza – Ci confrontiamo con la Prefettura e l’unità di crisi di cui facciamo parte, con la Questura seguiamo registrazioni e documenti e con le Ulss 7 e 8 programmiamo i primi controlli sanitari”.

Per supportare tutto il progetto della rete vicentina il Csv di Vicenza ha aperto una campagna di raccolta fondi gestita dall’associazione il Ponte Mict su Retedeldono.it arrivata ora al 40% del suo obiettivo con 3.449 euro raccolti e 37 donatori, tra cui proprio molte associazioni.

 

© Foto in copertina di Elisa Heush, progetto FIAF-CSVnet "Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano"

 
Ottobre 2024
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