Un bando da 60mila euro per “curare” le relazioni tra i giovani
È l’obiettivo del bando Intrecci possibili, promosso dal Csv trentino, a cui possono candidarsi fino al 30 giugno tutti gli enti del terzo settore provinciale. Ragazzi e famiglie, sui quali gli effetti della pandemia continuano ad avere forti ripercussioni, dovranno essere i destinatari principali delle idee progettuali
“Trauma collettivo da Covid-19” è la definizione degli ultimi due anni secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, in cui c’è stato un logoramento della capacità di adattamento e resilienza delle famiglie e durante i quali gli effetti della pandemia hanno avuto e continuano ad avere su adolescenti e giovani gravi ripercussioni che vanno da difficoltà relazionali a problematiche di salute mentale. Ed è proprio la cura delle relazioni tra i giovani e le loro famiglie l’obiettivo centrale della nuova edizione del bando “Intrecci Possibili”, ideato dal Csv di Trento e gestito da Svolta, uno spazio di progettazione sociale creato dallo stesso Csv, da Fondazione trentina per il volontariato sociale e Fondazione Caritro.
Quest’anno il tema è riassunto nell’espressione “Tutt’appost” e punta a sostenere il ruolo attivo del volontariato, stimolando la progettazione e realizzazione di iniziative di cura delle relazioni rivolte ai giovani (under 35) e alle loro famiglie.
Il bando, che mette a disposizione complessivamente 60mila euro, è aperto a tutti gli enti di terzo settore della provincia di Trento, che basano la propria attività sul coinvolgimento di volontari e di giovani e sull’attivazione di officine creative, dove poter sperimentare azioni e percorsi co-costruiti con i ragazzi e le ragazze.
Le idee progettuali dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2022. Successivamente verranno organizzati dei laboratori di progettazione facilitati dallo staff di Svolta, con l’obiettivo di trasformare le idee presentate in proposte concrete e in rete con altri enti, pronte per essere finanziate e da avviare entro fine anno.
“Con questa edizione del bando – dicono i promotori – vogliamo contribuire ad affrontare la situazione portata in evidenza dalla pandemia, a partire dai giovani con difficoltà psicologiche, emotive e relazionali, sostenendo intrecci di realtà di volontariato che sappiano progettare interventi per impattare sul loro benessere e su quello della comunità”.