Cambio ai vertici del Csv Lazio: Cristina De Luca è la nuova presidente
La nomina è arrivata nella prima riunione del nuovo Consiglio direttivo, anch’esso recentemente rinnovato. Paola Capoleva sarà vicepresidente vicaria e Vincenzo Carlini vicepresidente. Territorio, istituzioni, giovani e ricambio generazionale saranno alcuni dei temi prioritari
Cristina De Luca è la nuova presidente del Csv regionale del Lazio. Ha iniziato il suo percorso di volontariato nello scoutismo, ricoprendo anche il ruolo di responsabile nazionale Agesci dal 1983 al 1988; è stata vicepresidente del Centro del volontariato per l’accoglienza giubilare del 2000, fondatrice e presidente dell’associazione Vola volontari per l’accoglienza, nata dopo il Giubileo del 2000. Presidente dell’ex CO.GE. Lazio e vicepresidente della Fondazione Italia Sociale, si occupa di temi sociali e di formazione. Ha fatto parte del secondo governo Prodi in qualità di Sottosegretario di Stato al ministero della Solidarietà sociale; è stata senatrice nella XVI legislatura e membro della Commissione lavoro e politiche sociali.
De Luca sarà affiancata dal vicepresidente Vincenzo Carlini, dal 2013 presidente di Anpas Lazio, e da Paola Capoleva, in qualità di vicepresidente vicaria. “Vorrei che il Csv si caratterizzasse per un lavoro di equipe, - ha detto - per un approccio basato sulla condivisione delle responsabilità, sul comune impegno tra pari. Il presidente non ha senso se non ha con sé una squadra”.
La nomina a presidente del Csv Lazio è giunta lo scorso 8 luglio, nella prima riunione del nuovo Consiglio direttivo, eletto, insieme ai consigli di sindaci e garanti dall’assemblea dei soci del 24 giugno.
Territorio, istituzioni, giovani e ricambio generazionale saranno alcuni dei temi prioritari su cui concentrare l’attenzione. “Quello del Csv Lazio è un esempio di buona riuscita rispetto alle richieste e ai profondi mutamenti introdotti dalla riforma del terzo settore”, ha aggiunto, ringraziando inoltre la presidente uscente Paola Capoleva e Renzo Razzano, che in questi anni hanno portato il Centro all’unificazione.
“Ora abbiamo delle sfide davanti a noi: il Csv del Lazio - ha detto - comprende realtà nazionali accanto a realtà piccole e territorialmente diffuse, a cui dobbiamo rivolgere la stessa attenzione e cura”.
“Vogliamo un Csv che sia un punto di riferimento, tanto per le comunità locali quanto per le istituzioni e gli enti territoriali di prossimità, coltivando allo stesso tempo uno sguardo nazionale ai temi. – ha aggiunto De Luca - È questo che ci consentirà di collocare i bisogni in una visione più ampia, fino a poterli anticipare, con azioni proattive”. Secondo De Luca occorrerà inoltre puntare con forza sui giovani: “Se vogliamo che il volontariato continui a essere nel paese quella spina dorsale che costruisce legami, favorisce la crescita delle comunità e contribuisce a superare gli squilibri sociali, credo sia ineludibile e non rimandabile un investimento molto forte sulle giovani generazioni”.