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Caro bollette, CSVnet: “a rischio il volontariato. Non escludetelo”

Prima del via libera del Consiglio dei Ministri al contributo straordinario agli Ets per i costi di gas ed energia, la presidente di CSVnet Chiara Tommasini era intervenuta sulle ricadute negative della crisi energetica sulle attività delle associazioni, condividendo un appello lanciato anche in altre regioni. Il presidente del Csv Marche Bucchi: “Siamo in sofferenza come il mondo produttivo”

Il 16 settembre, il Consiglio dei Ministri ha accolto la proposta del ministro Orlando di un contributo straordinario agli enti di terzo settore per i costi di gas ed energia sostenuti. 

“Apprezziamo la decisione del Governo di correggere il tiro e ci auguriamo che questo sia un primo passo per dare la giusta attenzione a tutte le realtà che compongono il terzo settore, il volontariato e i Csv e che operano senza alcuna forma di profitto per dare un sostegno concreto alle categorie più fragili, che oggi più che mai necessitano di interventi condivisi e radicati nelle comunità e nei territori”. Sono le parole della presidente di CSVnet Chiara Tommasini che solo pochi giorni prima della decisione del CdM era intervenuta proprio sulla questione del caro bollette per sottolineare l’urgenza di un aiuto concreto anche per il mondo della solidarietà.

“La crisi legata ai rincari energetici non sta minacciando solo le aziende. - aveva detto Tommasini - Migliaia di organizzazioni di volontariato e di terzo settore che garantiscono servizi fondamentali per le comunità rischiano di interrompere le attività per l’aumento dei costi dell’energia, dei carburanti e delle materie prime”. Al Governo si chiedeva infatti di non escludere dagli sgravi fiscali “questo pezzo fondamentale del Paese, impegnato quotidianamente per tutelare l’ambiente, supportare le persone in difficoltà, garantire servizi di emergenza, di assistenza e trasporto sociale”.

“Si tratta di servizi di welfare fondamentali per la coesione sociale delle nostre comunità – aveva spiegato Tommasini - e che consentono un notevole risparmio per le casse dello Stato. Ci aspettiamo quindi interventi di sostegno per tutti, - aggiungeva - e che ci mettano nelle condizioni di concretizzare nuove possibili soluzioni, come era già stato chiesto ad esempio con l’attuazione dei decreti per la realizzazione delle comunità energetiche”.

La presidente di CSVnet ha così rilanciato e condiviso un appello che già molti Csv sui propri territori di riferimento avevano posto in luce. Com’è accaduto nelle Marche, dove il presidente del Csv regionale Simone Bucchi, nonché vicepresidente dell’associazione nazionale dei Centri di servizio, ha detto: “Siamo in sofferenza esattamente come il mondo produttivo e oggi per erogare servizi alle persone o tutelare l’ambiente o fare tutte le altre importanti attività di cui ci occupiamo dobbiamo anche gestire le conseguenze di questo aumento”.

L’aumento del carburante, ad esempio, mette in difficoltà le associazioni che svolgono servizi di trasporto sociale; così come per bar e ristoranti, inoltre, stanno schizzando alle stelle anche le bollette della luce per circoli e sedi associative dove vengono svolte ogni giorno attività per bambini, anziani o persone con disabilità. “Auspichiamo che la situazione si risolva nel più breve tempo possibile – aveva detto Bucchi - e che nelle politiche di ripresa siano ben chiare le priorità”.

Nelle Marche, alle parole del presidente Bucchi hanno fatto eco anche gli interventi di altre grandi reti associative, quali Anpas Marche, Auser Marche, Anffas Fermana e la rappresentanza regionale dell’Alleanza contro la povertà, che puntano l’attenzione sui diversi aspetti della questione. Qui il comunicato stampa integrale.

aggiornato il 16 settembre

© Foto di Sandra Ceccarelli, progetto FIAF-CSVnet "Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano"

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