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Elezioni regionali Sicilia: le richieste dei Csv ai candidati governatori

Domenica 25 settembre i siciliani non dovranno scegliere solo i loro nuovi rappresentanti nel Parlamento italiano. Per questo, i Centri di servizio di Catania, Messina e Palermo hanno inviato un appello in 7 punti ai 6 aspiranti presidenti per "non dimenticare il terzo settore". Ecco le loro richieste 

In vista della tornata elettorale del 25 settembre da cui emergerà anche il nuovo governatore della regione Sicilia, sulla scia dell’appello di CSVnet ai candidati alle politiche, i Centri di servizio per il volontariato di Catania, Messina e Palermo hanno inviato, in maniera congiunta, una serie di richieste ai 6 aspiranti alla presidenza della Regione, affinché non dimentichino il terzo settore locale.

Sette le priorità indicate dai tre presidenti dei Csv siciliani e la proposta finale di un tavolo permanente di confronto fra Regione e Terzo settore. Con lo slogan “Non dimenticate il Terzo settore!”, i tre Centri di servizio evidenziano innanzitutto la portata e l’importanza sociale del volontariato e della solidarietà organizzata nell’isola. Circa 2.800 enti solo fra organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, a cui occorre aggiungere imprese e cooperative sociali e tutto il non profit. Insomma, decine di migliaia di persone impegnate a prendersi cura della loro comunità venendo incontro ai bisogni dei più deboli e tutelando i diritti di chi è solo o emarginato. Senza dimenticare i molteplici fronti della cittadinanza attiva nei vari ambiti.

Ecco le priorità che secondo i Csv il nuovo governatore della Sicilia dovrebbe avere nei confronti di una realtà, quella del volontariato e dell’associazionismo, che “mette al centro l’interesse pubblico – dicono – e spesso collabora con le amministrazioni e i servizi pubblici territoriali”:

  • Cogliere appieno i valori e la visione che muovono il Terzo settore e ai quali ispirare politiche che siano sempre mirate al bene sociale di tutti, con fatti e interventi adeguati.
  • Dare spazi e possibilità di interlocuzione e verifica ai cittadini con processi partecipativi nell’elaborazione delle programmazioni strategiche e nei piani di attuazione e controllo.
  • Agevolare e semplificare i processi di coprogrammazione e coprogettazione fra Terzo settore siciliano e amministrazioni pubbliche.
  • Potenziare e supportare la crescita e la qualità del Terzo settore siciliano e, in particolare, del volontariato, grazie a politiche per lo sviluppo della cittadinanza consapevole, della solidarietà diffusa, della partecipazione civica attiva.
  • Valorizzare a fini sociali il grande patrimonio dei beni confiscati alle mafie, snellendo il loro affidamento al Terzo settore e alleggerendo il carico fiscale della gestione.
  • Promuovere il volontariato giovanile con il riconoscimento istituzionale delle competenze maturate nell’impegno per gli altri e per la società.
  • Contribuire per la propria parte all’attuazione della Riforma del Terzo settore con nuova energia all’Ufficio regionale del RUNTS (Registro unico nazionale del Terzo settore) che in Sicilia è particolarmente oberato e al quale i Csv offrono la loro collaborazione.

Anche i Centri di servizio siciliani, inoltre, come ha fatto CSVnet a livello nazionale, chiedono al governo regionale che sarà eletto di costituire un tavolo permanente di confronto fra amministrazione regionale, Forum Terzo settore e Csv siciliani sulle politiche pubbliche di interesse comune per Regione ed enti di terzo settore.

L'appello integrale è pubblicato sui siti dei Centri di servizio per il volontariato di CataniaMessina Palermo.

 

© Fonte immagine Regione Sicilia

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