Color carne: quando la discriminazione si contrasta con il linguaggio
Grazie ad una campagna di advocacy 5 dizionari italiani hanno cambiato la definizione di questo colore che oggi non è più solo rosa o beige ma tutti i colori della pelle umana. L’iniziativa ha vinto un premio agli European Diversity Awards
Il color carne non è più solo rosa pallido o beige e a sancirlo, adesso, sono anche le nuove definizioni di cinque dizionari della lingua italiana: Garzanti, Nuovo Devoto-Oli, Nuovo De Mauro per Internazionale, Treccani e Lo Zingarelli – Zanichelli, che oggi segnalano questa espressione come “discriminatoria perché assume come unico riferimento il colore della pelle bianca”, senza considerare tutte le sfumature della carnagione umana.
Gli editori, insieme a molte personalità, hanno raccolto la sfida lanciata ad inizio anno dalla campagna di advocacy promossa da Giuditta Rossi, strategist nera e Cristina Maurelli storyteller bianca, co-fondatrici di Bold Stories, una società di consulenza strategica che si propone di aiutare aziende, organizzazioni e istituzioni a fare scelte consapevoli e ispiranti e a raggiungere i propri obiettivi, rappresentandosi in ogni ambito in modo autentico e valorizzando diversità, inclusione e sostenibilità.
La campagna partecipata è nata dal basso e diffusa sui social a partire dal mese di febbraio con una semplice domanda: “Di che colore è il color carne?”. In questi mesi ha raggiunto i suoi obiettivi: convincere gli editori a modificare la definizione di color carne, perché descriverlo solo come “rosa” o “beige” è discriminatorio e non rappresentativo di tutti i colori della pelle di ogni persona.
“Volevamo mostrare come concetti che sembrano inoffensivi - spiega Cristina Maurelli - possono invece nascondere una discriminazione. Vogliamo che ogni persona possa sentirsi riconosciuta nella sua autenticità”.
La campagna ha previsto e prevede ancora la condivisione di card, immagini e video sul tema. Grazie a migliaia di condivisioni di persone interessate all’argomento e a molti influencer, la campagna si è diffusa, e può continuare ad esserlo, riuscendo anche ad aggiudicarsi nel novembre 2022 l’Highly commended award for marketing Campaign of the Year, nell’ambito degli European Diversity Awards. Nato nel 2010, è il più prestigioso evento europeo dedicato alla diversità e riconosce individui e organizzazioni che hanno fatto una reale differenza nell’ambito di diversità, equità e inclusione.
L’iniziativa, che viene raccontata sul sito, ha ispirato anche autori, fotografi, pittori e disegnatori che hanno interpretato il tema inviando e pubblicando i loro lavori relativi all’argomento.
“Il linguaggio e le rappresentazioni visive – commentano le ideatrici della campagna - creano e danno sostanza al mondo intorno a noi e ci riguardano tutte e tutti. Color carne vuol essere un invito a sfidare lo standard, tutti gli standard che non rendono la complessità dell’umanità, perché chi non è rappresentato non esiste”.