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Contrastare i pregiudizi davanti ad un caffè

Il 16 giugno il Csv di Genova presenta gli esiti di un esperimento sociale realizzato a livello locale nell’ambito del progetto Champs per la lotta all’afrofobia, di cui è partner anche CSVnet. L’evento rientra anche nel programma del XIII Convegno “Italia – Africa” organizzato, nella città ligure, dal Consorzio SPeRA

di Alessia Ciccotti

“Sitting with a stranger” (al tavolo con uno straniero) è il titolo dell’esperimento sociale ideato e realizzato dalla rete Migranti del Csv di Genova, nell’ambito del progetto europeo Champs, di cui CSVnet è tra i partner.

In pratica, nelle scorse settimane in alcuni bar del centro storico della capoluogo ligure un volontario della rete Migranti ha invitato chi passeggiava per le vie della città a prendere un caffè, sedendo al tavolo con un una persona afrodiscendente per scambiarsi informazioni sulla propria identità, attività, ecc. in pochi minuti. Dopo l’incontro, è stato chiesto in privato un commento a entrambi; tutti i contributi sono stati messi assieme in un video-racconto sulle vicissitudini dei volontari e le testimonianze di chi si è seduto al tavolo. L’esperimento si è tenuto in più riprese tra aprile e maggio in 7 bar del centro; sono stati coinvolti 15 volontari afrodiscendenti e non, con un totale di 50 incontri effettuati.

Il prossimo 16 giugno saranno presentati gli esiti di questo esperimento in un evento dal titolo “Conoscersi a pelle: this is not a race”, che si inserisce nel programma di iniziative collaterali del XIII Convegno “Italia – Africa” organizzato a Genova dal Consorzio SPeRA, dal 12 al 16 giugno.

“L’evento del 16 giugno – spiega Diego Longinotti, referente del Csv per la rete Migranti – oltre a restituire i dati del progetto condotto a Genova, vuole proporre un dibattito su cosa è l’afrofobia, quanto è presente nella nostra città, come la stiamo contrastando. A guidare la riflessione saranno le stesse persone che vivono ogni giorno, in prima persona, le implicazioni connesse al tema: persone afrodiscendenti nostre concittadine, tra cui quelle che nelle scorse settimane si sono messe in gioco nel progetto. È giusto che siano loro, - aggiunge - nel rispetto del diritto ad autorappresentarsi, a raccontare se c’è ancora discriminazione nella società e a prendere posizione in merito, suggerendo a chi sarà presente uno sguardo diverso da quello superficiale. Sarà altresì un’occasione per i volontari e per gli operatori coinvolti nell’ambito delle migrazioni per riflettere su concetti nuovi e su fenomeni discriminatori spesso sottovalutati”.

“Che volto ha l'italianità? Non la mia, non ancora. – interviene Joy Obasuyi del progetto Champs - Arriverà un giorno – dice – in cui parole come italo-nigeriana, afrodiscendente, afro-italiana diventeranno comuni e cadranno quelle barriere che per le persone afrodiscendenti rendono i diritti delle concessioni da meritarsi. Solo allora, sotto la maschera dell'italianità, potremo finalmente vedere il volto di una persona nera”.

L’evento è ad accesso libero e rivolto a tutta la cittadinanza.

La rete Migranti coordinata dal Csv Genova è nata nel 2011 ed è composta da associazioni ed enti che si occupano di migranti e integrazione nella città metropolitana; ha preso parte al progetto europeo Champs, realizzando un’iniziativa territoriale in linea con quella europeo.

Il progetto Champs - Champions of Human rights And Multipliers countering afroPhobia and afrophobic Speech, è finanziato dal programma "Rights, Equality and Citizenship" dell'Unione Europea e portato avanti da Amref (ente capofila), CSVnet, Csv Marche, Associazione Carta di Roma, Arising Africa, Razzismo brutta storia, Divercity Aps, Associazione Le Réseau, Osservatorio di Pavia.

 

Nella foto in copertina un momento di "Sitting whit a stranger"

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