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CSVnet Centri di servizio per il volontariato

Beni confiscati e beni comuni: iniziative a confronto

Il Csv di Caserta promuove un incontro il 12 ottobre presso il Belvedere di San Leucio con istituzioni, enti e associazioni impegnate su questi temi. Tra gli ospiti la presidente di CSVnet Chiara Tommasini e il magistrato antimafia Cesare Sirignano 

di Alessia Ciccotti

Beni confiscati, beni liberati, beni comuni” è il titolo dell’iniziativa promossa dal Csv di Caserta e in programma il prossimo 12 ottobre che aggiunge un nuovo tassello al più ampio percorso di valorizzazione delle buone pratiche di riuso sociale di questi beni che il Centro di servizio porta avanti da diversi anni.

Buone pratiche che i volontari e gli enti del terzo settore hanno imparato a conoscere attraverso percorsi formativi, attività di ricerca-azione, promozione e informazione promossi dal Csv, con la collaborazione di numerosi enti impegnati sul tema: da Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie a Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà, da Avviso Pubblico ai Comuni casertani maggiormente impegnati sul tema, da Agenda 21 per Carditello e i Regi Lagni ad alcuni Dipartimenti di Università campane.

L’incontro, che si svolgerà al Belvedere di San Leucio, si aprirà con i saluti della presidente del Csv Elena Pera, della presidente di CSVnet Chiara Tommasini e delle istituzioni presenti; a seguire saranno chiamati a portare la propria testimonianza le associazioni L’Alberto della Vita e Comitato Città Viva ODV, le cooperative sociali Maeditactio e La Strada. Ampio spazio sarà dato alle esperienze della rete dei Centri di servizio per il volontariato, attraverso la partecipazione all’iniziativa del Csv di Foggia e del Csv di Palermo, con il racconto delle relative esperienze sul tema. Tra gli ospiti ci sarà anche il magistrato antimafia Cesare Sirignano.

“Si rinnova l’impegno del Centro di servizio per il volontariato della provincia di Caserta nel sostenere il lavoro di rete tra gli Ets e gli altri soggetti della comunità per la valorizzazione dei beni comuni. Beni comuni – precisa la presidente del Csv Caserta Elena Pera - intesi come beni confiscati liberati dalla camorra e beni immobili pubblici liberati dall’incuria o dal degrado, che vengono restituiti alla comunità grazie all’impegno dei volontari e degli ETS del territorio”.

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