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Volontariato, “Lettera aperta” alle Istituzioni per potenziare le relazioni e fare bene alle comunità

Da Cosenza l’appello delle reti promotrici dell'evento nazionale che ha celebrato la Giornata internazionale del volontariato “L’impegno sociale di milioni di persone va sostenuto adeguatamente” 

Una “lettera aperta” al mondo delle istituzioni per valorizzare il contributo del volontariato e del Terzo settore nel rafforzare i legami tra le persone e costruire una società sostenibile, inclusiva e resiliente, a livello nazionale ed internazionale.  

È questo il messaggio presentato durante “Condividere, Valorizzare, Costruire” l’evento di celebrazione della 38^ Giornata internazionale del volontariato che si è svolto a Cosenza ieri (5 dicembre) organizzato dal Forum Terzo Settore, CSVnet – l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato – e Caritas Italiana, in collaborazione con il Csv provinciale. 

L’appello condiviso dai promotori punta a rafforzare il contributo dei volontari per lo sviluppo del Paese a partire da alcune sfide di fondo: l’importanza di portare a compimento in tempi brevi le norme attuative legate al Codice del Terzo settore, senza le quali molte esperienze di impegno solidale rischiano di scomparire; la richiesta di giungere il prima possibile alla semplificazione delle procedure burocratiche per gli Etsl’attivazione di forme di amministrazione condivisa, attraverso la co-programmazione e co-progettazione, in cui gli enti di Terzo settore possano sperimentarsi come veri protagonisti.  
Nella lettera aperta anche la richiesta di una maggiore valorizzazione da parte delle istituzioni dei percorsi di formazione ed il riconoscimento delle competenze acquisite con l’attività volontaria. A questo si aggiunge il sostegno a processi di partecipazione civica che coinvolgano sempre di più i giovani, anche attraverso l'attuazione di vere politiche di inclusione e di promozione culturale che coinvolgano le giovani generazioni, a partire dalle scuole, insieme alla possibilità di favorire il dialogo tra esperienze formali e modalità di attivazione più liquide e informali. 

“In una società disorientata e spaventata, come quella fotografata dal recente rapporto Censis, il volontariato è anche ciò che aiuta le persone a dare un senso alle cose e alle relazioni, a partecipare a un processo positivo di costruzione di legami che sfida le paure e contrasta la sfiducia crescente – ha dichiarato Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore -. Valorizzare il mondo del volontariato e le competenze di cui è ampiamente portatore, come dimostrano le ricerche presentate oggi, significa dunque fare leva sul tessuto sano del Paese, affinché ritrovi la sua meta e affermi il valore della solidarietà e del benessere collettivo”. 

“I dati illustrati ci dimostrano come il volontariato sia un fenomeno strutturale alla società e non occasionale e sporadico che attraversa generazioni e condizioni sociali diverse – ha sottolineato Chiara Tommasini presidente di CSVnet. Tramite innumerevoli gesti, i volontari alimentano la fiducia nelle relazioni, rendono più sostenibile la quotidianità, cambiano le comunità oggi, fornendo una prospettiva per il futuro. Certo, oggi più che mai deve essere sostenuto; ne siamo convinti anche noi come sistema dei Centri di servizio per il volontariato. Per questo abbiamo deciso di impegnarci per essere sempre più animatori della cultura del volontariato sui territori promuovendo una mentalità orientata all'azione collettiva che si snoda in un percorso che porta dal civismo alla cittadinanza attiva al volontariato di stampo associativo”. 

“Il volontariato rappresenta lo strumento privilegiato attraverso il quale vengono promossi i valori della gratuità e del dono di sé, in un’ottica di costruzione di comunità inclusive e fraterne, nelle quali ciascuno è chiamato a fare la propria parte. Il volontariato è una risorsa, soprattutto nel Sud Italia, che produce una ricaduta straordinaria di cambiamento e crea una cultura di partecipazione attiva alla vita sociale, politica e anche economica. Le nostre realtà associative calabresi educano e producono cambiamento, diventando protagoniste nelle vite delle nostre comunità. Bisogna dare forza al volontariato, non solo in questa Giornata, perché è la parte buona e una delle più attive del nostro Paese.” Così Don Bruno Di Domenico, delegato Caritas della regione Calabria. 

Ad aprire l’evento “Condividere, Valorizzare, Costruire”, la lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato alla manifestazione esprimendo “la gratitudine della Repubblica ai tanti volontari che offrono costantemente il loro aiuto con prontezza e abnegazione in soccorso di ogni forma di vulnerabilità”. 

I saluti istituzionali hanno visto anche la partecipazione in video collegamento del Viceministro al Lavoro e alle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, che ha ringraziato tutti i volontari che si dedicano con generosità ed energia al servizio del bene comune. 

Ad arricchire la giornata anche il racconto di alcune indagini significative sul mondo del volontariato: “Noi+. Valorizza te stesso, valorizzi il volontariato” l’indagine di Forum Terzo Settore, Caritas Italiana e Università degli studi Roma Tre sulle competenze dei volontari e “Partecipo quindi dono, promossa da CSVnet e curata dal Centro studi Medì, sulle pratiche di dono e solidarietà dei cittadini stranieri che si sono attivati durante il periodo dell’emergenza sanitaria e l’accoglienza dei profughi in Ucraina. 

L’evento ha infine chiuso l’anno di Cosenza Capitale Italiana del volontariato e ha aperto idealmente il 2024 con il passaggio di testimone a Trento, designata Capitale europea, oltre che italiana, per il prossimo anno. 

Leggi la lettera aperta sottoscritta dai promotori della Giornata internazionale del volontariato. 

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