In 6.000 al Festival dei Diritti 2023
Si è chiusa con un record di presenze la manifestazione che ha coinvolto per 10 giorni le province di Cremona, Lodi, Mantova e Pavia, con 58 iniziative organizzate da oltre 200 realtà associative e non solo, dedicate ai temi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Contro le disuguaglianze, per la pace, la giustizia e la salute. Sono alcuni dei temi più approfonditi nel corso del Festival dei Diritti 2023, la manifestazione promossa da Csv Lombardia Sud che negli scorsi giorni ha coinvolto le province di Cremona, Lodi, Mantova, Pavia.
Ogni evento del Festival è stato legato all’approfondimento di un obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU. I principali filoni su cui le realtà coinvolte si sono concentrate riguardano in particolare tre obiettivi: ridurre le disuguaglianze (obiettivo 10), pace, giustizia e istituzioni solide (obiettivo 16), salute e benessere (obiettivo 3). A questi fanno seguito città e comunità sostenibili (obiettivo 11), partnership per gli obiettivi (obiettivo 17), lavoro dignitoso e crescita economica (obiettivo 8), istruzione di qualità (obiettivo 4), parità di genere (obiettivo 5).
L’edizione ha richiamato un pubblico di 6000 persone complessivamente sulle quattro province, con 58 eventi organizzati da 208 realtà ed il coinvolgimento di oltre 500 volontari e operatori.
Oltre alle iniziative espressione di progetti già in essere, non sono mancate partnership nuove e inedite. Ogni singolo appuntamento è stato frutto della collaborazione fra più soggetti spesso impegnati su ambiti sociali e culturali differenti fra loro. "Caratteristiche che animano i partecipanti della community della Trama dei Diritti, - spiegano i promotori - una sorta di laboratorio aperto che dal 2021 coinvolge le associazioni protagoniste del Festival e incubatore di un calendario di eventi e appuntamenti sempre dedicati alla cultura dei diritti capace di coinvolgere l’intero calendario annuale e non solo i giorni del classico Festival".
Il Festival continua quindi non solo con gli eventi della Trama dei diritti, ma anche con il recente podcast di Csv Lombardia Sud 17 Buone Ragioni – Idee per vivere l’Agenda 2030”, una serie in otto episodi disponibili su Spotify che di questa forza del cambiamento dal basso racconta storie vere grazie alle voci di leader comunitari, attivisti, educatori, e innovatori sociali che stanno concretamente contribuendo al cambiamento nelle province di Cremona, Lodi, Mantova, Pavia.
“È un segnale importante di partecipazione – commenta la presidente del Csv Maria Luisa Lunghi -, intesa come il riconoscimento in processi di cittadinanza attiva. Anche quest’anno il Festival ha rilevato questo interesse per tenere desta l’attenzione su temi che sentiamo importanti e vicini come Terzo Settore. Quando si parla di diritti è importante capire che ogni persona è preziosa nella sua unicità ma è sempre in relazione con gli altri, in una società sempre più multiculturale e diversa, e per questo che ha il dovere di aprirsi all’accoglienza e all’intergrazione”.