Il video-racconto di "Partecipo quindi dono"

È disponibile on line il video che racconta "Partecipo quindi dono", l'ultima ricerca realizzata dal Centro studi Medì, in collaborazione con CSVnet e i Centri di servizio per il volontariato, sul modo in cui le persone di  origine straniera hanno messo in atto pratiche di solidarietà e di dono nel nostro Paese.

L'indagine, curata da Maurizio Ambrosini e Deborah Erminio e presentata il 28 novembre scorso, ha messo in luce questo impegno "multidirezionale" (come viene definitivo dagli stessi ricercatori) che passa sia per una dimensione locale che transnazionale e comprende pratiche spontanee ma anche forme organizzate di volontariato, vede come destinatari parenti e compatrioti, ma anche istituzioni italiane e cittadini nativi.

Inoltre, sono state studiate più da vicino sette delle realtà associative interpellate per la ricerca. Due fra queste sono le protagoniste del video-racconto, realizzato dall’agenzia Genau grazie ai fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. Si tratta della Comunità salvadoregna Monsignor Romero (CMR) di Milano - molto attiva nella promozione di progetti di sviluppo in Salvador e nel sostegno di diversi nuclei familiari con raccolte di beni di prima necessità e di Venice Bangla School di Venezia impegnata, soprattutto durante la pandemia, nell’accompagnamento telefonico o di persona e nella mediazione interculturale.

"Se tutti noi parliamo la stessa lingua facciamo meno fatica", nel quotidiano così come nell'aiutare gli altri; a dirlo è Kamrul Syed, coordinatore e fondatore di Venice Bangla School che da anni realizza corsi di italiano per adulti, per favorire il loro inserimento sul territorio e per far sì che possano accompagnare i propri figli nel percorso di crescita, dai compiti a casa all'interazione con la comunità scolastica. L'associazione realizza anche corsi di lingua bengalese per i bambini nati qui in Italia, al fine di mantenere un legame con la propria terra di origine. "Nella nostra comunità l'uno aiuta l'altro" aggiunge Syed, parlando dei giovani universitari bengalesi che studiano in Italia e che si prestano a fare da "insegnanti" per chi è appena giunto qui.

La Comunità Monsigor Romero a Milano è "un punto di riferimento per le persone che giungono in Italia per la prima volta, in cui possono trovare altre persone che parlano la stessa lingua o che vengono dallo stesso paesino o hanno vissuto le stesse difficoltà" spiega il coordinatore Julio Alberto Paredes, raccontando il loro impegno a sostegno dei più fragili, sia dal punto di vista economico che sociale. Davanti alle gravi conseguenze prima della pandemia e poi della guerra in Ucraina che hanno sconvolto anche l'Italia, la comunità ha ampliato il suo raggio d'azione: "ad un certo punto - continua Paredes - abbiamo deciso di occuparci anche dei problemi delle persone che erano qua". "La comunità per me - aggiunge - è una seconda famiglia. Io sono sposato e ho due bambini, la domenica veniamo qui e per noi è come stare a casa".

Guarda il video:

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