Riconoscere per valorizzare il volontariato di competenza, nuovo appuntamento di "Futuro prossimo"
Mercoledì 17 aprile a Roma si è svolto un nuovo incontro del progetto culturale nato dall'esperienza del Csv Lazio e che dal 2024 ha assunto una dimensione nazionale. Un confronto sui temi della ricerca Terzjus che approfondisce anche alcune esperienze promosse dai centri di servizio per il volontariato
Volontariato di competenza, volontariato d’impresa, responsabilità sociale: modi diversi e non sempre sovrapponibili di mettere insieme il mondo dell’impresa e del volontariato attraverso iniziative ancora sperimentali e che stanno avendo una diffusione ancora iniziale.
Quali caratteristiche hanno le aziende attive in questo ambito e come interagiscono con il terzo settore? Sono questi alcuni degli stimoli che hanno animato l'incontro "Riconoscere il volontariato di competenza", che si è svolto il 17 aprile nella sede del Csv Lazio. Si tratta del secondo appuntamento, dopo l'evento di febbraio dedicato al Pnrr, del progetto di approfondimento culturale Futuro prossimo, nato dall'esperienza del Csv Lazio e che dal 2024 ha assunto una valenza nazionale.
Al centro dell'appuntamento l'omonima indagine pubblicata dalla Fondazione Terzjus – l'osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale - e che vede tra i contributi anche alcune esperienze sul volontariato di competenza promosse da alcuni centri di servizio per il volontariato.
A discuterne, oltre al curatore della ricerca Cristiano Caltabiano, analisti ed esperti del settore come Massimo Lori, servizio registri statistici sulle unità economiche Istat, a cui sono seguiti gli interventi di Antonio Votino, presidente del Centro studi sul management ed il lavoro (Cesmal), Maurizio Vavassori dell'associazione Manager no profit, Carla Messano, consigliera FederAvo e Simona Rossello Strategic HR Business Partner Chiesi Farmateuci.
Il programma è disponibile a questo link.