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Salento, 500 alberi messi a dimora per contrastare la deforestazione

È la storia di un gruppo di volontari "pionieri" impegnati da alcuni anni nel dare nuova vita ad un territorio che ha visto la morte di milioni di patriarchi verdi, falcidiati dal batterio della Xylella. Il Csv di Brindisi Lecce racconta la loro esperienza 

di Alessia Ciccotti

Siamo in Salento, nell’area dei Paduli, un tempo nota come Bosco Belvedere estesa tra i Comuni di Scorrano e Miggiano in provincia di Lecce. Un luogo in principio biodiverso e lussureggiante, convertito nei secoli scorsi alle monoculture e negli ultimi anni duramente colpito, assieme a tutto il territorio della provincia, da un disseccamento rapido (CoDiRO) aggravato dal batterio Xylella, che ha profondamente ferito questa terra, trasformando milioni di alberi da patriarchi verdi in spettri legnosi ed ettari di macchia verde in piane desertiche.

Un gruppo di amici che da tempo desiderava prendersi cura del territorio, decide di raccogliere questa sfida che sembrava impossibile. Nel gennaio 2020 nasce Manu Manu Riforesta! – MMR! un’associazione che inizia a curare i terreni acquistati, avuti in dono o in affido piantando specie arboree autoctone e ricostruendo con passione e dedizione la biodiversità perduta.

Nasce così, insieme ai primi alberelli messi a dimora, una relazione duratura di cura e apprendimento delle buone pratiche per la terra e per gli ulivi malati.

MMR! progetta le sue azioni collaborando con enti e volontari, contrasta l’impoverimento del suolo e i disastri ambientali. Oggi, a distanza di pochi anni, grazie a questi nuovi pionieri sono state messe a dimora circa 500 piante.

L’associazione continua inoltre ad operare in attività di sensibilizzazione e divulgazione sul territorio, ma anche a studiare e osservare il territorio, scoprendo specie rare o effimere ad elevata vulnerabilità, Zone di Speciale Conservazione e habitat particolari.

Il Csv ha raccolto la testimonianza di Ada, una delle volontarie dell'associazione, che ha detto: "La nostra è un’impresa da veri pionieri perché il territorio in cui viviamo, il Salento, sta vivendo una trasformazione epocale, un disastro ambientale mai vissuto a memoria d’uomo. Immaginate, migliaia di ettari di uliveti, milioni di alberi, non hanno più la chioma, sono secchi come spettri e la terra con estrema velocità sta diventando sempre più desertica. Fatta eccezione per i pochi boschetti rimasti – memoria di un Salento che era pieno di foreste fino alla fine dell’800 – e la macchia mediterranea che lambisce la costa, il resto di questa penisola circondata da due mari è una terra in lutto, vestita di marrone-grigio".

"Abbiamo iniziato nell’inverno del 2019, - racconta - mettendo a dimora centinaia di alberi per dare forma ad una agro-foresta diffusa – querce, frassini, olmi, pioppi, roverelle, frutti minori, essenze officinali, arbusti della macchia mediterranea – nell’area dei Paduli, un tempo nota come Bosco Belvedere. Siamo dei Pionieri ‘benedetti’, poiché sin da subito abbiamo ricevuto l’aiuto di molti, di tanti che hanno accolto il nostro richiamo ‘Diamo Ossigeno al Salento’ con estrema generosità. Abbiamo ricevuto denaro – per acquisire terreni e tutto ciò che occorre per prendersi cura delle piantagioni – piante, braccia per il lavoro sui campi, ma anche l’aiuto di tanti artisti e creativi che hanno messo a disposizione la propria arte. Ad esempio, grazie alla regista Bruna Rotunno e al danzatore Gabriele Corrado abbiamo prodotto il cortometraggio ‘Canto e Controcanto’, un’opera delicata e potente che ben racconta chi, cosa, come e dove diamo vita al sogno di ricreare la biodiversità".

 

Fonte Csv Brindisi Lecce.

Foto in copertina tratta dalla pagina Facebook di Manu Manu Riforesta.

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