I "rifugi" per affrontare le conseguenze sociali del cambiamento climatico
Si chiama "Rifugi climatici ...Rifugi di benessere" e punta a creare dei luoghi di riparo per i giorni di caldo o freddo estremi; è promosso da Csv Venezia in collaborazione con il prof. Velo dell'Università IUAV e sarà presentato il prossimo 26 giugno
"Rifugi climatici ...Rifugi di benessere" è il titolo dell'incontro organizzato dal Csv di Venezia in collaborazione con il prof. Luca Velo del Dipartimento di Culture del Progetto dell'Università IUAV di Venezia, per affrontare le conseguenze sociali del cambiamento climatico nell'ambiente urbano della Città Metropolitana di Venezia, focalizzandosi su strategie di adattamento e risposta all'emergenza climatica.
I rifugi sono dei luoghi di riparo per i giorni di caldo o freddo estremo e ci sono già delle sperimentazioni attive nei Comuni di Venezia e San Donà di Piave. "Si tratta di spazi pubblici sia all’aperto che al chiuso – spiega l’urbanista Luca Velo alla redazione di Gente veneta – con la caratteristica di poter offrire un comfort termico, soprattutto contro il caldo per quelle situazioni di emergenza che mettono a rischio la salute dei più fragili, ma qui si vorrebbe realizzare anche una proposta di scambio e animazione, dove trovare aiuto e compagnia".
Come aggiunge Mario Morandi, presidente del Csv: "Abbiamo chiamato il progetto “Rifugi Climatici, Rifugi di Benessere”, proprio per intendere uno concetto ampio dello stare bene".
L'evento si terrà in presenza il 26 giugno presso la sede del Csv (viale Ancona 53 - Mestre), dalle 16.00 alle 18.00.
Durante l'incontro verrà presentato un progetto sperimentale di una possibile costituzione di rifugi climatici e verrà lanciata una Call for ideas rivolta a tutti gli Enti del Terzo Settore (ETS) della Città Metropolitana.
L'obiettivo della Call è raccogliere le migliori proposte educative e di animazione, coinvolgendo direttamente le associazioni nel processo di ideazione e implementazione dei rifugi climatici.
Iscrizioni obbligatoria entro il 25 giugno qui.
© Foto in copertina di Alois Wonaschütz da Pixabay