Giovani e volontariato: meno continuità ma tanta passione
Informali, saltuari, liquidi, occasionali. Le etichette per cercar di catalogare l'impegno delle nuove generazioni dicono tanto, ma non tutto. Nel prossimo numero VDossier va a fondo di un fenomeno complesso, ecco un'anticipazione dell'approfondimento
I giovani credono nel volontariato, sono interessati alla politica, ma hanno poca fiducia nelle istituzioni e molta di più dove trovano spazi di partecipazione e modalità di espressione. Come nel volontariato. Questa tendenza emerge anche da una ricerca condotta in cinque paesi da Ipsos per l’Istituto Giuseppe Toniolo tra il 22 aprile e il 10 maggio 2024. Le organizzazioni di volontariato, ma in generale gli enti del terzo settore, vedono proprio nei volontari una forte base e si misurano ogni giorno con una diversa concezione operativa. E Vdossier, il progetto editoriale dei centri di servizio per il volontariato, nel prossimo numero della rivista, che uscirà a fine autunno, approfondisce il crescente fenomeno dei volontari saltuari.
Sempre forte è l’interesse dei giovani verso l’impegno, ma la contemporanea difficoltà a dare continuità alle proprie azioni è confermata anche dall’Istat che recentemente ha caricato sul sito altri dati statistici relativi al Censimento permanente delle istituzioni non profit. Come confermano anche altre ricerche su questo tema, avere un’occupazione stabile facilita lo svolgimento del volontariato: i dati del censimento Istat riportano che più di un milione e mezzo sono i maschi occupati, 976.432 le femmine, ma anche i pensionati superano l’1,3 milioni.
Gli studenti superano di poco i 400.000. La diffusione delle forme saltuarie di partecipazione alle attività di volontariato si trovano anche in una ricerca realizzata da Cattolica, la business unit di Generali Italia, in collaborazione con CSVnet, l’associazione nazionale dei 49 Centri di servizio per il volontariato attivi in Italia. È stata realizzata su un campione di 821 istituzioni non profit che fanno parte della rete dei Csv. Le forme di partecipazione sono maggiormente fluide, non solo per il volontariato, ma i giovani non si allontanano da un impegno sempre più informale e sempre meno organizzato in senso classico. A loro modo, ma ci stanno dentro.
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