Digitalizzare insieme: la sfida di VERIF!CO

Tra spid, firma digitale, registro unico nazionale, rendicontazione di progetti e contributi, accesso ai benefici e adempimenti vari, gli enti del Terzo settore sono chiamati a utilizzare sempre meglio gli strumenti digitali per gestire le proprie attività. In particolare, per rispondere alle esigenze di trasparenza e accountability previste dalla riforma del Terzo settore è importante dotarsi di strumenti e competenze adeguate, ma che molto spesso scarseggiano all’interno delle organizzazioni.

Secondo l’Istat, infatti, nel 2021, solo il 35,5% delle istituzioni non profit intervistate per la rilevazione hanno utilizzato piattaforme digitali e il 9,8% ha acquistato servizi di cloud computing (qui una sintesi dei dati “La transizione digitale delle istituzioni non profit: alcuni elementi di analisi” presentati durante le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile - XXIII Edizione a ottobre 2023), ma l’intento per il 22,9% di loro   nel prossimo triennio è di investire almeno in piattaforme digitali.

Ma la digitalizzazione non è più un’opzione possibile: è sempre più spesso una necessità. Per sostenere questo percorso e gli enti che hanno scelto di farlo, c’è in Italia una community di operatori del Terzo settore, centri di servizio per il volontariato, organizzazioni e volontari che collabora al progetto VERIF!CO, un software multifunzione che semplifica la vita agli enti del Terzo settore aiutandoli a snellire la burocrazia e a gestirsi al meglio.

Il sistema proposto dai centri di servizio per il volontariato permette di rispondere alle esigenze amministrative e organizzative legate alla gestione dei soci e dei volontari che fanno parte degli enti, ma anche agli organi sociali e soprattutto alla contabilità, con moduli dedicati e costruiti su misura per enti di dimensione diversa. Le funzioni dedicate a rendicontazione e bilancio, infatti, sono quelle di gran lunga più utilizzate dagli utenti che hanno scelto di usare VERIFI!CO. A tutto questo si aggiunge un facile coordinamento con i progetti che ogni organizzazione porta avanti e un sistema collaudato per la fatturazione.

Il progetto nasce nel 2020 con un programma di sperimentazione avviato con l’utilizzo gratuito da parte di oltre 1000 enti del Terzo settore coinvolti tramite i CSV d’Italia che ha permesso di adattare il gestionale alle esigenze delle organizzazioni non profit. Ad oggi sono stati attivati circa 2600 ambienti da parte degli enti.

Alla gestione del progetto, partecipano 39 centri di servizio per il volontariato i cui operatori si incontrano periodicamente per formarsi e aggiornarsi sulle funzionalità dello strumento e per trovare nuove soluzioni strategiche alle esigenze sollevate dagli utenti. Una community attiva grazie alla quale il progetto riesce a rispondere alle esigenze degli enti più piccoli, dai comitati di quartiere alle piccole organizzazioni di volontariato, spesso in sofferenza rispetto agli adempimenti gestionali e in termini di trasparenza previsti dalla riforma del Terzo settore. Per loro, sono in programma per il 2025 una serie di attività gratuite.