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CSVnet Centri di servizio per il volontariato

Servizio civile, 2600 posti nei progetti dei Csv

Il nuovo bando offre 62.549 posti per giovani tra i 18 e i 28 anni, con oltre 3.000 progetti in Italia e all’estero. Nei 123 progetti dei Csv tante opportunità di impegno in diversi ambiti del sociale 

di Clara Capponi

Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale ha pubblicato lo scorso 18 dicembre l’atteso bando annuale per la selezione di 62.549 operatori volontari da impiegare in progetti di servizio civile. Un’opportunità per i giovani dai 18 ai 28 anni compiuti che fino al prossimo 18 febbraio potranno candidarsi per vivere un’esperienza nei 3.184 progetti che saranno realizzati in Italia e all’estero e che partiranno da maggio a settembre 2026.

Tra questi spiccano i progetti dei Centri di servizio per il volontariato, che mettono a disposizione 2.600 posti in 123 iniziative distribuite su tutto il territorio nazionale.
Attualmente, grazie al lavoro di supporto e accompagnamento dell’ufficio nazionale di CSVnet sono circa 27 i Csv accreditati, 18 come enti titolari e 15 come enti di accoglienza. Gli enti di accoglienza accreditati tramite i Csv titolari di programmi e progetti sono invece circa 1300 per un totale di oltre 2mila sedi di attuazione dei progetti.

Come candidarsi

I candidati interessati hanno tempo fino alle ore 14:00 del 18 febbraio 2024 per presentare la propria domanda, esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma DOL.
Ogni giovane può presentare una sola candidatura per un unico progetto e sede. Tutti i progetti hanno una durata compresa tra 10 e 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali, oppure con un monte ore annuo che varia tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi e le 954 ore per i progetti di 10 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana.

Gli operatori volontari riceveranno un assegno mensile per lo svolgimento del sevizio, pari a 507,30 euro. Nel caso dei progetti all’estero, sono previste indennità aggiuntive.
Per orientarsi nella scelta, è possibile consultare il sito del Dipartimento, dove è disponibile l’elenco completo dei progetti.

Per conoscere le proposte dei centri di servizio è possibile consultare la mappa che rimanda ai siti web dei Csv con informazioni dettagliate sulle sedi e sulle attività previste.

La richiesta di stabilizzazione

La pubblicazione del bando si inserisce in un contesto di riflessione e dibattito avvenuto in questi mesi sull’importanza di rendere il servizio civile davvero universale, più stabile e inclusivo.
Recentemente con la campagna “Quanto vale il futuro”, alcune fra le reti di terzo settore impegnate nel servizio civile insieme a CSVnet e le rappresentanze giovanili, hanno sollecitato il Governo al fine di garantire risorse certe e a promuovere l’universalità del programma. Nonostante la scelta lungimirante del Governo di investire 413 milioni che permetteranno l’avvio di oltre 60mila giovani, e di garantire un numero stabile di almeno 50.000 giovani per le annualità 2025-2027, siamo ancora lontani dalla platea di circa centomila giovani che ogni anno chiedono di fare servizio civile, e quasi 90.000 i posti presentati dagli enti in progettazione.

Come sottolineato a Vita durante la presentazione della campagna lo scorso 9 dicembre da Ivan Nissoli , consigliere di CSVnet e componente della Consulta nazionale del Servizio Civile: “Il tema della stabilizzazione delle risorse è uno degli obiettivi della campagna. Vorremmo che tutti i giovani che chiedono di fare servizio civile lo possano fare. Vogliamo inoltre che il servizio civile sia sempre più conosciuto, non solo dagli addetti ai lavori, ma da tutta la società, come occasione di incontro intergenerazionale”. Nissoli ha anche invitato a immaginare “modalità innovative” per facilitare l’accesso al servizio civile, ribadendo la necessità di un approccio più inclusivo e aperto.

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