Amministrazione condivisa: la Casa del Volontariato di Sciacca vince il premio "Patti X Collaborare"
Assegnato nell'ambito del Festival, organizzato ad Assisi da Comune, Labsus e Università di Perugia. La Casa, frutto della collaborazione tra Comune di Sciacca, Csv Palermo e realtà associative locali, è stata premiata come esempio virtuoso di riutilizzo di un bene confiscato alla criminalità organizzata
La Casa del Volontariato di Sciacca, frutto della collaborazione tra il Comune, il Csv di Palermo e le realtà associative locali, è stata premiata ad Assisi durante il primo "Festival dell'amministrazione condivisa dei beni comuni", svoltosi dal 27 al 29 marzo 2025. Un riconoscimento importante che valorizza le pratiche di amministrazione condivisa promosse dal volontariato della Sicilia occidentale con il supporto del Centro di servizio.
Il festival, organizzato dal Comune di Assisi, Labsus - Laboratorio per la sussidiarietà e dal Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli studi di Perugia, con il patrocinio della Regione e di ANCI Umbria, ha riunito amministratori locali, studiosi, volontari e cittadini attivi per tre giorni di confronto e approfondimento sui temi della collaborazione civica e della gestione condivisa dei beni comuni.
Nell'ambito del festival, è stato assegnato il premio "Patti X Collaborare", istituito con lo scopo di sostenere, diffondere e riconoscere l'impegno delle comunità nella cura e gestione condivisa dei beni comuni materiali e immateriali. Il Comune di Sciacca è risultato tra gli enti premiati per la sezione "Patti" con la Casa del Volontariato, riconosciuta come esempio virtuoso di riutilizzo di un bene confiscato alla criminalità organizzata.
“Questo premio rappresenta un importante riconoscimento del lavoro di rete che il Csv assieme ai volontari porta avanti nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani”, ha commentato Giuditta Petrillo, presidente del Csv di Palermo.
“Il modello della Casa del Volontariato di Sciacca dimostra come l'amministrazione condivisa possa essere uno strumento efficace per valorizzare le risorse delle comunità locali e per trasformare un bene sottratto alla criminalità in un luogo generativo di valore sociale. È un esempio concreto di come i Centri di Servizio possano svolgere un ruolo decisivo nel facilitare la collaborazione tra enti pubblici e organizzazioni di volontariato, promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini nella cura dei beni comuni”.
Il patto di collaborazione premiato ad Assisi riguarda la gestione condivisa della Casa del Volontariato situata in piazza e vicolo Bevilacqua a Sciacca. Come ha spiegato l'assessore alle politiche sociali di Sciacca, Agnese Sinagra: “Ciò che ha colpito particolarmente la giuria è stato il tavolo di coprogettazione che si promuove periodicamente e il numero di soggetti messi in rete sia nella pianificazione sia nell'attuazione delle attività. Un riconoscimento che premia un’idea, una visione, un impegno continuo, una stretta e proficua collaborazione tra pubblica amministrazione, associazioni e cittadini che dedicano la propria vita al volontariato. Un riconoscimento che premia tutti e che ci inorgoglisce”.
Il Festival dell'amministrazione condivisa ha rappresentato un'occasione importante per conoscere le esperienze di collaborazione civica diffuse in tutto il Paese. I Patti di collaborazione, infatti, sono lo strumento principale attraverso cui si concretizza l'amministrazione condivisa dei beni comuni. Si tratta di accordi mediante i quali cittadini attivi - anche a titolo individuale - e un soggetto pubblico definiscono i termini della collaborazione per la cura di beni comuni materiali e immateriali. La loro caratteristica principale è l'alto tasso di informalità, che li differenzia dagli strumenti più tradizionali utilizzati dalle pubbliche amministrazioni.
Dal 2014, anno della prima sperimentazione del Comune di Bologna, più di 300 Comuni e altri enti pubblici in Italia hanno adottato il Regolamento per l'Amministrazione condivisa dei beni comuni, dimostrando l'elevato grado di adattabilità dello strumento ai diversi contesti territoriali.
L'esperienza della Casa del Volontariato di Sciacca si inserisce in questo percorso nazionale e rappresenta un esempio significativo di come il sistema dei Csv possa contribuire alla diffusione delle pratiche di amministrazione condivisa, facilitando il dialogo tra istituzioni e società civile e offrendo sostegno tecnico e formativo alle organizzazioni di volontariato coinvolte.
“Come rete dei Centri di Servizio - ha concluso la presidente Petrillo - dobbiamo continuare a investire sulla promozione dei Patti di collaborazione come strumenti per rafforzare il capitale sociale delle nostre comunità. L'esperienza di Sciacca dimostra che quando istituzioni e cittadini collaborano su un piano paritario, condividendo risorse e responsabilità, è possibile generare risposte innovative ai bisogni sociali e costruire territori più coesi e solidali”.
Il successo della Casa del Volontariato di Sciacca conferma l'importanza del lavoro di supporto che i Csv offrono alle comunità locali e rappresenta un modello che potrebbe essere replicato in altri contesti territoriali, valorizzando il patrimonio di competenze e relazioni del volontariato italiano.