Le mie orecchie parlano: dalla malattia nasce il coraggio di inseguire le proprie passioni
Dal Csv Napoli la storia del giovane Alessandro, che non si è arreso alla sordità e ad una sindrome che lo porterà a perdere anche la vista, coltivando il suo amore per la moda che lo ha reso “ambasciatore di inclusione”
Alessandro Coppola, napoletano poco più che ventenne, è un esempio di energia positiva che supera qualsiasi avversità. A testimoniarlo c’è il suo libro dal titolo “Le mie orecchie parlano”, in cui racconta la propria storia e che promuove attraverso un confronto continuo con altri giovani.
Ad Alessandro, studente universitario di Scienze di Comunicazione, all’età di 4 anni è stata diagnosticata una “Ipoacusia neurosensoriale bilaterale di grado medio-grave destra e profonda a sinistra”. Tradotto: una sordità totale all’orecchio sinistro in seguito ad una forma tumorale (colesteatoma) e una sordità profonda all’orecchio destro, con la necessità di utilizzare una protesi acustica per ascoltare gli altri. Più avanti, nel 2019, Alessandro scopre anche di dover convivere con la “Sindrome di Usher 2”, una malattia che in pochi anni lo porterà alla cecità.
Abbiamo scelto la sua storia come esempio di coraggio – uno dei 4 principali valori della Vision dei Csv – per la sua volontà di non arrendersi agli ostacoli incontrati, riuscendo a trovare il modo di percorrere la propria strada, cercando di essere da esempio verso gli altri.
Nel libro racconta la malattia e ciò che ha vissuto, compreso il pregiudizio e le prese in giro dei coetanei da piccolo. Ma allo stesso tempo, descrive anche le esperienze positive vissute grazie alle tante passioni coltivate. Tra queste c’è soprattutto la moda, che si è trasformata in un “veicolo di felicità”. Da diverso tempo, infatti, Alessandro, sfruttando i social media, ha iniziato a fare degli shooting fotografici entrando poi in contatto con diversi brand di livello internazionale. Così, attraverso la moda è diventato “ambasciatore di inclusione”.
Come ha detto lo stesso Alessandro in un articolo apparso sul magazine Comunicare il sociale edito dal Csv di Napoli, “I sogni vanno coltivati perché sono più forti delle avversità. So che fra non molto potrò perdere la vista e che dovrò continuare a convivere con i miei problemi d’udito. Nonostante ciò, non mi arrendo, anzi. Si può essere lo stesso felici”.
La storia di Alessandro fa parte del focus di approfondimento dedicato alla Vision dei Csv.
