Raccolta fondi: presentata indagine semestrale di IID
Nel 2012 si dimezza il numero delle Organizzazioni non profit che stima miglioramenti nelle proprie entrate e aumenta di 8 punti in percentuale il numero di quelle che peggiorano rispetto al 2011.
A dirlo è la nona edizione semestrale dell'indagine "L'andamento delle raccolte fondi nel terzo settore: stime 2012 e proiezioni 2013" realizzata dall'Istituto italiano della donazione in collaborazione con l'Associazione italiana fundraiser (Assif) e presentata il 5 marzo a Roma, con il patrocinio di CSVnet, CNV e Forum Nazionale del Terzo Settore.
Il periodo natalizio del 2012 per le raccolte fondi da parte di cittadini e imprese nel 2012 sembra dunque in linea con il 2011. "Il dato purtroppo non è positivo - sottolinea il rapporto - ma si inserisce nel trend negativo degli ultimi anni che ha avuto il suo picco verso il basso nel 2011, l'anno nero della raccolta fondi. Ricordiamo infatti che tra 2010 e 2011 è stato registrato un -21 per cento di Onp che miglioravano la propria raccolta".
Facendo un confronto con gli anni passati, dopo un incremento a Natale 2010 di 10 punti in percentuale rispetto al 2009, dal 2011 in poi raccolte fondi natalizie registrano un costante peggioramento, attestandosi attorno ai valori pre 2010. In questo quadro il 2012 registra il valore più basso di Onp che migliorano (22 per cento) nel periodo natalizio.
Tra le maggiori difficoltà riscontrate nel fundraising natalizio, la rilevazione indica che per il 38% del campione vi è la minore disponibilità economica dei donatori fedeli, seguita da un 24% che punta il dito contro la difficoltà di trovarne di nuovi. Come nelle precedenti edizioni, non viene messa in discussione la tenuta dei donatori fidelizzati, dato che solo il 6% delle organizzazioni intervistate indica come maggiore problematica la perdita dei donatori già acquisiti in passato. Questo dato è confermato anche dall'indagine IPR Marketing per il Sole24Ore pubblicata lo scorso 25 febbraio, secondo cui durante il natale 2012 l'85% degli intervistati ha donato alle stesse organizzazioni dell'anno precedente.
Nonostante l'andamento negativo, però, una parte consistente delle organizzazioni ripone fiducia nel futuro. Le previsioni di fundraising per l'intero 2013 prevedono infatti per il 36% delle Onp un miglioramento in termini di risultati, contro il 20% che immagina di peggiorare.
Analizzando, invece, le entrate totali, di cui si dispongono solo di cifre stimate non essendo ancora disponibili i bilanci 2012, il quadro si fa più grigio: il 2012 sembra essere andato peggio rispetto al 2011, si dimezza infatti il numero delle Onp che stima miglioramenti nelle proprie entrate, passando dal 30% al 15%; aumenta di 8 punti in percentuale il numero delle Onp che peggiora. Inoltre il 36% di Onp prevede di migliorare le proprie raccolte fondi per l'intero 2013, mentre il 20% prevede di peggiorare rispetto al 2012.
"Nella nostra indagine - ha dichiarato il presidente dell'IID Edoardo Patriarca - abbiamo chiesto alle Onp rispondenti cosa si aspettano dal nuovo governo: per il 61%, le richieste sembrano puntare alla sostenibilità economica delle stesse Onp, infatti il 44% chiede la stabilizzazione del 5x1000 mentre il 21% punta su politiche di detassazione. Non per ultimo viene segnalata la necessità di un maggior coinvolgimento delle Onp nelle politiche di welfare – sottolinea il presidente Patriarca -. Questa richiesta rafforza le istanze presentate all'attenzione del Governo attraverso le piattaforme del Forum del Terzo Settore e dell'Associazione Ong Italiane. Mi auguro che le necessità del Non Profit possano essere inserite al più presto nel programma di lavoro del nuovo Governo".