Dalla solidarietà riparte l'Italia. A Lucca torna il festival del volontariato
È stata presentata questa mattina, 26 marzo, a Roma a Palazzo Altieri la 4 giorni in programma a Lucca dall'11 al 14 aprile. Oltre 100 eventi, circa 400 fra relatori e ospiti d'eccezione, un migliaio di volontari coinvolti, 150 organizzazioni che partecipano (fra le quali CSVnet, Forum Nazionale del Terzo settore e Convol). Sono alcuni numeri dell'edizione 2013 del "Festival del Volontariato - Villaggio Solidale" che è stata presentato questa mattina a Roma.
Dopo il successo delle prime due edizioni, il Centro Nazionale per il Volontariato ripropone l'evento nel centro storico della città toscana. Sarà il Real Collegio, antico complesso monumentale, ad accogliere le associazioni e i volontari che animeranno la quattro giorni sul volontariato e l'impegno sociale e civile. Decine gli eventi in calendario, con alcuni filoni tematici specifici e un fitto programma d'animazione.
A illustrare il programma e i temi del Festival sono stati in occasione della conferenza stampa di presentazione il presidente del CNV Edoardo Patriarca, il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick, il Direttore del Dipartimento delle Statistiche Sociali e Ambientali dell'Istat Linda Laura Sabbadini e il Coordinatore dei Comitati Territoriali presso Banco Popolare Stefano Cerrato.
"Dentro tutti" è il payoff scelto dagli organizzatori per la manifestazione. Una provocazione all'Italia, alle istituzioni e ai suoi cittadini perché trovino il coraggio di scommettere su quella parte di società che lavora per il bene comune, praticando i valori della solidarietà e della gratuità. L'ingresso a tutti gli appuntamenti del Festival, che si trasforma in un evento diffuso nella città, è gratuito. E molte sono le occasioni d'incontro aperte a tutti.
Fra gli incontri tematici ci sono quelli dedicati al rapporto tra volontariato e scuola, ai giovani, al futuro del servizio civile e dei movimenti per la pace, alle prospettive della Protezione Civile, ai beni culturali, alle problematiche del carcere, ai cambiamenti in atto nel welfare italiano e in particolare al ruolo delle comunità locali. Ma si parlerà anche di volontariato nel contesto europeo, di comunicazione e informazione sociale, di cultura del dono e della donazione.
A tutto questo si aggiungono presentazioni di libri, spettacoli teatri, proiezioni ed eventi musicali. A Lucca sarà inoltre presentato "DentroTutti", il progetto promosso dal Cnv in collaborazione con Smemoranda, Zelig (che sarà presente con alcuni testimonial) e l'agenzia M&C. "DentroTutti", è un percorso che prende spunto proprio dal payoff del Festival ed è dedicato alla comunicazione e alla sensibilizzazione rivolto ai giovani cittadini italiani per la promozione della cittadinanza responsabile e del volontariato.
In programma, inoltre, un momento inaugurale dedicato alla memoria della fondatrice del Cnv Maria Eletta Martini a poco più di un anno dalla sua scomparsa. E' a lei che giovedì 11 aprile sarà dedicata l'inaugurazione del Festival.
Tanti i nomi noti che animeranno le discussioni nella quattro giorni di Lucca; fra gli altri: il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, Emanuele Rossi, giurista dell'Istituto Sant'Anna di Pisa e profondo conoscitore della legislazione del terzo settore in Italia, i docenti universitari Maurizio Ambrosini e Pietro Fantozzi, il presidente di CSVnet Stefano Tabò, l'assessore regionale Lorena Rambaudi, il portavoce del Forum del Terzo settore Pietro Barbieri, il presidente dell'associazione obiettori nonviolenti Massimo Paolicelli, il vice presidente di Eurisko Paolo Anselmi, il presidente del Banco Popolare Carlo Fratta Pasini, il consigliere delegato di Cgm Stefano Granata, il coordinatore della Rete Disarmo Francesco Vignarca, il giornalista di La7 Luca Telese, il presidente nazionale dell'ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, i giornalisti Pino Aprile e Carmen Lasorella, il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, la presidente della Conferenza Nazionale Giustizia Elisabetta Laganà; nonché i presidenti della maggiori organizzazioni nazionali di volontariato, fra i quali Gianni Bottalico (Acli), Arnaldo Chianese (Anteas), Salvatore Pagliuca (Unitalsi), Fausto Casini (Anpas), Filippo Fossati (Uisp).
Il programma prevede inoltre otto "lezioni" di esperti e testimoni d'eccellenza. Questi appuntamenti sono dedicati ad alcuni temi chiave, che saranno declinati sotto l'etichetta "Le parole da riconquistare". Ad ogni ospite è affidata una parola attorno alla quale sarà costruita una vera e propria 'lezione'. Le parole sono: Giustizia, Dono, Legalità, Cooperazione, Benessere, Trasformazione, Abilità, Liberazione. E sono state affidate ad ospiti d'eccezione: Don Giacomo Panizza della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, il priore della Comunità monastica di Bose Enzo Bianchi, il padre gesuita Fabrizio Valletti, la professoressa Vera Negri Zamagni, Linda Laura Sabbadini dell'Istat, i giornalisti Luca Telese e Franco Bomprezzi, il presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick e Fratel Arturo Paoli.
Le lezioni saranno raccolte in un e-book che verrà pubblicato e reso scaricabile gratuitamente dal web-magazine VolontariatoOggi.info.
Tra gli eventi collaterali, da segnalare il presidio in piazza della Protezione Civile, le mostre (tra cui "Di dono in dono", promossa dall'Aido in occasione dei suoi 40 anni di attività e realizzata da Pubblicità progresso), la proiezione di video e documentari sociali e la rassegna di teatro sociale con Elisabetta Salvatori (che porterà il suo spettacolo "Non c'è mai silenzio" sulla strage alla stazione di Viareggio); Daniela Morozzi, che proporrà "Mangiare, bere, dormire. Storie di badanti e badati", con Leonardo Brizzi; la Città delle Donne, con "Mai più sole"; e Francesco Olivieri, che metterà in scena "35° piano".
Nel corso della conferenza stampa di presentazione il presidente del CNV Edoardo Patriarca ha presentato alcuni aspetti rilevanti della manifestazione di Lucca. "Il Festival si colloca in un momento delicato della vita dell'Italia. - ha dichiarato Patriarca - Il nostro vuole essere anche un segnale di presenza e solidità rispetto alla fatica che la politica sta facendo. Di fronte a questa fatica, c'è la presenza diffusa del volontariato che ha una sua consistenza. Testimonieremo che c'è ancora un buon paese". "In secondo piano - ha aggiunto - lo slogan che abbiamo scelto "Dentro tutti" vuole essere un segnale forte di accoglienza e coesione sociale. Solo un Paese aperto può avere un futuro di speranza". Patriarca ha inoltre aggiunto due novità dell'edizione 2013 del Festival: "sarà dentro la città perché le nostre sono questioni che riguardano tutti e non avrà una struttura classica, ma ci saranno anche delle lezioni di esperti e testimoni per ridare senso ad alcune parole che ci sono care". "Non siamo solo persone generose, - ha concluso il presidente del Cnv - persone che stanno sulla frontiera, ma siamo anche portatori di una cultura nata per stare insieme agli altri e crescere insieme agli altri, con idea di Paese".
Linda Laura Sabbadini, ha snocciolato alcuni dati che dimostrano l'importanza del mondo del volontariato e del terzo settore. "L'Istat ha inserito nel rapporto dal Benessere il volontariato come elemento fondamentale per il benessere stesso. Siamo un Paese con una scarsa fiducia negli altri e nelle istituzioni. Ma che conta su reti familiari importanti e su una ricchezza del volontariato che si evidenziano in contrasto con un clima di sfiducia così pesante. Il 10% della popolazione ha svolto attività gratuita nelle organizzazioni del volontariato, il 14% finanzia organizzazioni di varia natura. È un patrimonio importante ancora di più in una fase critica come quella che stiamo vivendo. È un mondo ricco perché le persone che si attivano sono quelle che sono più soddisfatte della vita e delle sue varie dimensioni, che fruiscono più di cultura. Un mondo da cui questo paese ha molto da guadagnare. Per questo - ha concluso Sabbadini - è elemento cruciale e fondamentale dello sviluppo del benessere".
Giovanni Maria Flick ha affermato come sia importante valorizzare il volontariato come diritti-dovere e come sia enorme il distacco fra politica e volontariato. "Sono con voi per dare una testimonianza di quanto il volontariato faccia parte del tessuto costituzionale. Dobbiamo uscire dalla crisi con la partecipazione di tutti, tornare a dare agli altri e a noi stessi la fiducia. - ha dichiarato Flick - Per rileggere la Costituzione ancora prima di riscriverla e promuovere nei giovani una cittadinanza responsabile. I diritti fondamentali appartengono all'uomo e non solo al cittadino. Le parole chiave che il Festival propone sono parole chiave per attuare i valori e i principi della Costituzione contro una logica della globalizzazione economica che ha come valore centrale solo il profitto. Le parole chiave sono l'espressione della solidarietà, il modo concreto per realizzare il principio di sussidiarietà orizzontale. Nella Costituzione - continua - l'articolo 2 garantisce i diritti inviolabili delle persone come singoli e nelle formazioni sociali e chiede a tutti i doveri di solidarietà politica, economica e sociale. L'articolo 3 dimostra che la chiave di risoluzione è che la diversità per essere un diritto e un valore non deve diventare sopraffazione e inferiorità. Il volontariato e la solidarietà ci aiuta a fare questo. L'attività del volontariato è al tempo stesso un diritto e un dovere di questo Paese. E ci aiuta a superare la suddivisione classica fra pubblico e privato, fra queste due dimensioni c'è uno spazio enorme che è il terzo settore. Il volontariato ha le possibilità per aiutarci ad uscire dalla crisi e ricucire un rapporto che abbiamo bruciato fra la società civile e le istituzioni. Il terzo settore è un modo per affrontare questo tema. A Lucca - ha concluso Flick - parlerò di carcere perché il carcere è arrivato alla stazione terminale. La pena dovrebbe tendere alla rieducazione e evitare trattamenti contrari al senso di umanità. Senza volontariato il sistema carcerario chiuderebbe stasera stessa. Il carcere non è più un fattore di sicurezza, ma è diventato una discarica sociale per i soggetti diversi. Sarò a Lucca per affermare che ci sono percorsi diversi intorno al sistema delle pene alternative e il terzo settore ha un ruolo essenziale per creare le condizioni per poterlo eseguire e creare una cultura di questo tipo".
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