Reti solidali: gli esiti dell'incontro di Bari dedicato al bando della Fondazione con il Sud
Tanti gli spunti emersi dall'incontro del 10 aprile a Bari per la presentazione del nuovo bando "Sostegno a Programmi e Reti di Volontariato" che avrà valenza biennale e sarà presentato ad ottobre. L'evento, organizzato dal Coordinamento regionale dei CSV della Puglia, si inseriva nel ciclo di appuntamenti promossi dalla Fondazione con il Sud in collaborazione con CSVnet nelle regioni meridionali.
Nel corso dell'incontro, si è parlato della possibilità o meno di rifinanziare i progetti buoni; del modo per attuare tutte le proposte valide ma che non sono arrivate a finanziamento; di reti e di innovatività, che non significa essere tecnologici ma riuscire ad incrociare pubblico e privato in modo diverso, meettendo in piedi un sistema in grado di reggere. Si è avanzata la proprosta di individuare alcuni settori sui quali intervenire, come ad esempio la povertà. Il tutto tenendo presente che non è il progetto a dover essere vincente, ma il programma, ossia le attività, la capacità di un'associazione di entrare nel tessuto sociale e modificarlo.
Antonio Quarta, referente regionale per i CSV Pugliesi del Bando reti 2010, ha esposto i risultati dei focus group realizzati nel mese di dicembre 2012 con le organizzazioni di volontariato beneficiarie. Punto di partenza per valutare aspetti positivi e negativi da migliorare in preparazione del prossimo bando. "Le tematiche affrontate negli incontri sono state: lavoro in rete, riconoscimento e sostenibilità. Abbiamo riscontrato tanti punti di forza su questi temi, ma anche delle criticità - ha spiegato il direttore -. Di sicuro tra gli aspetti positivi si conta la creazione di progettazione sociale in rete; l'inserimento dei giovani nel volontariato; la maggiore credibilità da parte delle istituzioni. I punti di debolezza dipendono dal numero di partner con cui si lavora; dalla difficoltà spesso riscontrata nel tener "ferma la rete", a causa spesso della troppa autoreferenzialità di alcune associazioni o dell'individualismo di alcuni esponenti". A conclusione del focus le proposte delle associazioni riguardavano la necessità di sostenere nel tempo i progetti più validi e la richiesta di maggiore vicinanza della Fondazione.
"Gli incontri centrati sul bando reti ci sta permettendo di entrare in contatto con tutte le sei regioni interessate dalla Fondazione - ha dichiarato il presidente di CSVnet, Stefano Tabò -. Occorre dare atto come primo approccio che la Fondazione adotta un metodo che parla di un modo di essere, il farsi sollecitare dalle proposte e sintomo di una logica finalizzata a raggiungere gli obiettivi ed è quello che interessa. Noi del CSV siamo responsabili in una prospettiva condivisa, un'esperienza unica in Europa, che permette di incrementare il senso di appartenenza al territorio, e il senso di autosufficienza".
"La coesione sociale determina lo sviluppo economico - ha concluso il presidente Borgomeo -. Noi della Fondazione ci teniamo molto al bando per il volontariato ecco perchè stiamo andando con i piedi di piombo e stiamo valutando dettagliatamente ogni elemento. Facciamo leva sulle reti, sviluppando quelle locali; superare le difficoltà finanziarie, siamo pronti ad esaminare le modalità tutte per non mettere in difficoltà le associazioni. E soprattutto vogliamo trovare un equilibrio tra la valutazione delle attività e del soggetto proponente".
Dopo aver ascoltato i vari interventi del pubblico il presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo ha infine ringraziato tutti dicendo: "Vado via con delle proposte interessanti e con dei suggerimenti che possono solo migliorare il lavoro della Fondazione".